I temi: il primo riguarda l'analisi qualitativa del capitale sociale e del valore sociale dell'assistenza sanitaria in corso e post emergenza; il secondo, lo studio del “burden of disease” (letteralmente l’impatto globale delle patologie) nel territorio del Viterbese, orientato a valutazioni microbiologiche per lo sviluppo di strategie di prevenzione, individuali e collettive, e di dispositivi utili a contrastare la diffusione dello stesso virus.
«I giovani borsisti – spiega Daniela Donetti, direttore generale della Asl - seguiti da ricercatori di Unitus e dell’Azienda, valuteranno gli effetti delle restrizioni sociali sulle relazioni interpersonali, le età e categorie più sensibili, le strategie più efficaci di sostegno psicologico e le politiche di inclusione»«. Non solo: la ricerca riguarderà l’impatto dell’epidemia su ambiente, stili di vita e salute attraverso un’analisi comparativa dei dati di prevalenza della Asl, e le determinazioni microbiologiche per la valutazione dell’efficienza filtrante e pulizia microbica dei materiali.
«Nel progetto condiviso con la Asl - aggiunge il rettore Stefano Ubertini - è direttamente coinvolto il gruppo di lavoro I-Sum di Unitus, coordinato da Giuseppe Calabrò, direttore del corso di laurea di Ingegneria industriale, già attivo da mesi nel supporto alle imprese per i test i richiesti dalle normative per la produzione di dispositivi medici di protezione. Questi nuovi progetti di ricerca rafforzano – conclude il magnifico - il legame dell’Ateneo con il suo territorio e testimoniano l’impegno istituzionale per la crescita socio culturale dei cittadini, con un'attenzione particolare, in questo caso, al mondo dell'accoglienza e della salute».
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