Terme dei Papi, seconda piscina, nuovo look e altri 3 milioni da investire. «Ma ci servono 35 litri»

Terme dei Papi, seconda piscina, nuovo look e altri 3 milioni da investire. «Ma ci servono 35 litri»
di Massimo Chiaravalli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Luglio 2021, 06:30

Due milioni di euro appena investiti in piena pandemia. E altri tre sono pronti per chiudere la seconda parte del progetto di miglioramento, che comprende 17 mila metri quadrati di relax e un’altra piscina, per metà coperta, con un percorso che porta alla prima.

Le Terme dei Papi si rifanno il look, mantenendo la stessa necessità di acqua di prima: 35 litri al secondo. Il punto è che il contratto di subconcessione ancora da firmare ne prevede solo 24. «Ma abbiamo inviato al Comune un documento che dovrebbe fare proprio per risolvere la situazione», assicura il patron dello stabilimento, Fausto Sensi.

Terme, le Salus senza acqua: pressing del prefetto sul Comune. Le condizioni della Regione

Con lo stop imposto dal Covid, la famiglia che gestisce l’impianto comunale si è data da fare. «Abbiamo ottenuto finanziamenti dalle banche e siamo partiti coi lavori - dice Sensi (nella foto sotto) - iniziando con la ricettività, dove siamo carenti: la domanda è molto superiore all’offerta. All’interno della stessa cubatura di prima abbiamo ottimizzato una parte degli ambienti, passando da 23 a 33 camere. E di conseguenza sono state adeguate la reception, le hall e il ristorante».

Rifatto ex novo pure il piazzale esterno. «Ma questo è solo l’inizio: finora abbiamo investito 2 milioni, sono pronti altri 3. All’amministrazione abbiamo prospettato ciò che vogliamo fare». Ovvero? «Ci sarà l’esaltazione dei servizi della piscina. Circa 1.700 metri quadrati esterni saranno dedicati alla zona relax, il centro termale sarà al 100 per cento in ogni momento dell’anno.

Avremo un grande parcheggio e una seconda piscina (nella foto l'immagine di come saranno, ndc), più piccola e bassa dell’altra, da 400 metri quadrati. Sarà metà coperta e metà scoperta, consentirà di fare un circuito collegato a quella grande. Abbiamo però contenuto il fabbisogno di acqua termale, che sarà quello attuale, togliendo alcune cose che non funzionavano e premiandone altre».

A proposito di fabbisogno: la quantità d’acqua è un tema sempre dolente. «E’ di 35 litri al secondo: era stato lo stesso Comune nel 2015 – spiega Sensi - a far fare uno studio all’Università della Tuscia, che lo ha acclarato». Il contratto di subconcessione, al momento congelato, parla però di 24. «Ma se quella serve, quella ci va data». Quindi il contratto sarà firmato? «Io non l’ho ancora avuto, ma se non fosse consono sarebbe impossibile per noi».

Al sindaco Giovanni Arena è stato detto? «Ci siamo incontrati e accordati per fornire all’amministrazione la documentazione comprovante la nostra posizione. L’abbiamo consegnata il primo maggio. Ora il Comune dovrebbe far proprio questo documento e comunicarlo alla Regione». Si riuscirà dunque a chiudere a 35? «Sarebbe catastrofico il contrario: verrebbe vanificato – conclude - tutto ciò che è stato costruito».

© RIPRODUZIONE RISERVATA