Scuole, è scontro con Cotral. La Provincia: "Siamo con le famiglie, basta disservizi"

Un bus Cotral
di Federica Lupino
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Mercoledì 1 Settembre 2021, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 16:20

Le premesse sono quelle di una riunione movimentata. Domani nel primo pomeriggio torna a riunirsi per la terza volta nel giro di pochi giorni il comitato scolastico provinciale, indetto dal prefetto Giovanni Bruno. Nodo della discussione le modalità, anzi i tempi del rientro sui banchi dei circa 13mila studenti delle superiori. Di definito al momento c’è solo che si tornerà al 100% in presenza in tutti gli istituti della provincia. Ma non è ancora chiaro quando suonerà la campanella: i rappresentanti locali della scuola premono per superare i doppi turni ma dall’altro capo del tavolo Cotral, che con i suoi bus trasporta la maggior fetta di pendolari (sono 8mila su 13mila), oppone una ferrea resistenza. Questione di mezzi che non ci sono. Però sotto la cenere cova un malessere ben più radicato.

“Io l’ho detto chiaro e tondo: così non funziona. E al prossimo incontro lo ribadirò”, batte i pugni sul tavolo Eugenio Stelliferi. Il sindaco di Caprarola, nella veste di consigliere della Provincia con delega all’Istruzione, formazione e dimensionamento scolastico, lo scorso anno ha fatto da cuscinetto tra le famiglie e la società.

“Ho raccolto lamentele a non finire da parte di genitori esasperati dai continui disservizi. Sono comunque riuscito a calmarli ribadendo che si trattava di gestire un’emergenza e che stavamo cercando mezzi, chiedendo aiuto ai privati e facendo il possibile per rendere il trasporto meno disagiato. Ma non ha funzionato. E non accetto – continua il rappresentate di Palazzo Gentili – che la società replichi con una scrollata di spalle, asserendo che mi sbaglio perché non ci sono stati problemi.

Non ho mandato loro le foto perché sono uomo delle istituzioni e le rispetto. Quest’anno però, se l’atteggiamento continuerà ad essere questo, la musica cambierà”.

Le ipotesi allo studio sono quelle di un doppio ingresso alle 8 e alle 9,40, proprio per la carenza di pullman. Si paventa, però, un’uscita unica per tutti. “Allora mi si spieghi: questo virus contagia solo ad alcune ore del giorno? Io non riesco a capire. La mia proposta è molto semplice: visto che i mezzi – sostiene Stelliferi – possono viaggiare all’80% della capienza massima, si facciano entrare gli studenti a rotazione e alla stessa ora per quella percentuale, lasciando a casa in Dad il restante 20%, sempre a turno”. E chiude dicendo: “Cotral non può continuare ad agire unilateralmente ignorando le nostre sollecitazioni. Altrimenti che senso ha chiamarci ai tavoli? In questo modo disconoscono il territorio e non rispettano gli interlocutori”.

Intanto, da oggi si torna al lavoro sia nelle scuole sia all’università. E ovunque scatta il controllo del green pass. Per il personale dell’ateneo della Tuscia, la verifica verrà effettuata da “controllori” appositamente designati e in possesso dell’app “VerificaC19”. L’applicazione consente di leggere il QR code della certificazione verde e funziona anche in assenza di connessione Internet.

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