Santa Rosa senza Macchina: trasporto in videomapping e fasci di luce alla partenza e all'arrivo

Il Trasporto della macchina di Santa rosa
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Giovedì 3 Settembre 2020, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 14:32
La macchina non passerà ma per i viterbesi sarà comunque Santa Rosa. La festa attesa che ogni anno donna emozioni a grandi e bambini.

Il rischio contagio da Coronavirus non farà marciare i facchini di Santa Rosa per le vie del centro ma qualcosa a ricordare il tradizionale trasporto ci sarà. Il Comune di Viterbo per onorare la festività ha messo in campo una serie di iniziative che si affiancheranno all’unica che il comitato ordine e sicurezza ha approvato: la messa del 4 mattina. «Celebriamo Santa Rosa con una serie di iniziative - spiega il sindaco Giovanni Arena -. Sarà una festa diversa, dal grande valore spirituale».

Un 3 settembre, quello di oggi, indubbiamente diverso rispetto alla festa a cui tutti sono abituati. Ma la città avrà modo comunque di onorare Santa Rosa. Una luce particolare e suggestiva contraddistinguerà la sera e la notte del 3 settembre. A San Sisto e sul sagrato della basilica di Santa Rosa si alzeranno due fasci di luce, proiettati verso il cielo. Due luoghi particolarmente significativi che richiamano il primo Sollevate e Fermi, la partenza della Macchina di Santa Rosa, e poi l'arrivo davanti alla basilica.

Sempre oggi, in piazza San Lorenzo, sulla facciata della cattedrale, attraverso proiezioni in video-mapping, si potrà rivivere parte del Trasporto della Macchina di Santa Rosa, grazie al progetto Le feste sospese - Visioni in assenza, promosso dalla Rete delle grandi macchine a spalla, modulato sul progetto dell’Istituto nazionale per il patrimonio immateriale, e “costruito”, con un piano condiviso tra comunità e istituzioni, insieme all’Ufficio Patrimonio Unesco del Mibact. «Sarà un 3 settembre diverso - dice ancora il sindaco -, che rimarrà inevitabilmente impresso nella memoria di tutti noi viterbesi».

Sarò sicuramente ricordato come l’anno in cui non passò la macchina. E l’anno in cui nemmeno fu montata.
Nemmeno due settimane fa il comitato ordine e sicurezza, presieduto dal prefetto Giovanni Bruno, non ha approvato l’idea di montare la macchina di Santa Rosa davanti alla basilica per farla ammirare dai viterbesi. Troppo rischio assembramenti e in un momento così delicato non si può rischiare di far aumentare i contagi da Coronavirus.

Ma Santa Rosa resta. Resteranno le luci, le immagini dei trasporti precedenti proiettate a piazza San Lorenzo. E poi ci saranno le rose, bianche e rosse come i colori dei facchini e della festa.
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