Palestre, segnali di ripresa dopo la riapertura: quasi il 50% dei clienti è tornato ad allenarsi

Palestre, segnali di ripresa dopo la riapertura: quasi il 50% dei clienti è tornato ad allenarsi
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Giovedì 4 Giugno 2020, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 16:18
Palestre in ripresa a una settimana dalla riapertura dei cancelli. Tra il 30 e il 50% gli iscritti già tornati a sudare. Vanno meglio le cose per i centri più grandi. Soffrono le strutture di piccola e medie dimensione, costrette a una turnazione più stretta, spesso con orari prestabiliti, per garantire il rispetto delle regole anti Covid.

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L’incognita, per i prossimi mesi, è legata alle spese accumulate durante la chiusura: dagli affitti, alle utenze, alle richieste dei fornitori. Numeri a cui si aggiungeranno le perdite legate a quel 20% che ha dichiarato di non tornare in palestra da qui a settembre. Una situazione per molti in bilico e che rischia di appesantirsi durante il trimestre estivo, un periodo di tradizionale bassa stagione.

Per Franco Malè, titolare del Fitness Palace e primo firmatario del movimento per la riapertura delle palestre (più di 15mila iscritti in tutta Italia), il bicchiere è comunque mezzo pieno e la possibilità di tornare a lavorare una scommessa vinta. «Con il passare dei giorni, tutti stanno tornando a allenarsi – spiega – c’è tanto entusiasmo e contiamo di tornare a breve ai livelli pre Covid.  Il rispetto delle regole non è stato un problema. Finora c’è stata molta disciplina».

Nonostante i disagi che pure ci sono: dall’impossibilitò di utilizzare le docce, alla riduzione delle postazioni, alla distanza di due metri da rispettare mentre ci si allena. «In ogni angolo sono state istallate colonnine igienizzanti. Entrata e uscita sono state separate – continua Malè – . Da sempre il primo obiettivo è tutelare la salute delle persone, oggi ancora di più».

Sulla stessa linea d’onda Gianluca Tarolla della Iron man di Tarquinia. 350 metri quadrati nel cuore del paese che, dal giorno dell’apertura, sono orientati da una serie di regole ferree: prenotazione settimanale obbligatoria in una della otto fasce che vanno dalle 8 alle 21.15,  tempo di allenamento di un’ora e un quarto, capienza massima di 20 persone a turno, obbligo di  presentarsi già in tenuta di allenamento e muniti di scarpe pulite e asciugamano. «Le disposizioni non stanno spaventando più di tanto. C’è molta collaborazione da parte dei clienti che aiutano a sanificare i macchinari dopo l’uso – spiega Tarolla –  In generale, la risposta è buona. Le spese? Non pago l’affitto e sono fortunato, altri non lo sono per questo serve un sostegno».

La preoccupazione è tutta per i mesi autunnale con l’epidemia che potrebbe tornare a bussare alla porta con una seconda ondata.
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