La giornata di sabato 12 febbraio fa rima con tre incontri utili a presentare libri freschi di stampa (tutti a ingresso libero nel rispetto delle normative anti-Covid).
Nella libreria “Borri Books” di piazza della Repubblica, alle ore 17, c’è un ospite d’eccezione: l’attore, comico, doppiatore e altro ancora Pino Insegno che incontra il pubblico e firma le copie del suo nuovo libro “La vita non è un film” (Edizioni Giunti). Si tratta di una autobiografia che ripercorre la vita privata e pubblica di un artista che trova così «“un modo di dire grazie a chi mi è stato accanto, qualche anno o anche solo un giorno».
Alla Rocca dei Papi di Montefiascone (sala Innocenzo III, dalle ore 15,30) alla ribalta tre scrittori emergenti grazie all’appuntamento organizzato da “La piccola Galleria” della cittadina. Sono, in ordine alfabetico: Vittorio Pulieri e Adriano Pugno, che hanno scritto a quattro mani il volume “Perché Sanremo è Sanremo”, e Pietro Venturini che ha dettato “La parabola del consenso”. Modera Giacomo Piciollo, direttore artistico de Giacomo Piciollo del circolo “Letture tra noi”-
Da Montefiascone si scende di nuovo a Viterbo, precisamente nella sala del Cedido (centro documentazione diocesano) di Palazzo dei Papi, per ascoltare, a partire dalle ore 17, Rosella Lisoni che racconta il suo “L’ultimo Pasolini: tra forma e racconto” (Edizioni SetteCittà).
E’ il secondo lavoro che Lisoni dedica al poeta-scrittore- regista-polemista nell’ambito delle celebrazioni a cento anni dalla nascita (Bologna, 5 marzo 1922), ripercorrendo vita e opere. Dopo essersi laureata in Lingue e letterature straniere moderne e contemporanee a Unitus con una tesi sul cinema di Ppp, Lisoni ha dato alle stampe il saggio “Eros e Thanatos ne I Racconti di Canterbury di PPP” (2020, Sette Città), che le ha fatto vincere il premio “Salvatore Quasimodo” “menzione speciale al merito”.