Estorsione ai ristoratori del pesce, in 5 chiedono il patteggiamento

Estorsione ai ristoratori del pesce, in 5 chiedono il patteggiamento
di Maria Letizia Riganelli
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Lunedì 8 Novembre 2021, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 16:23

Estorsione e usura a ristoratori del pesce, gli imputati chiedono di patteggiare. 
La richiesta sarebbe arrivata subito dopo la fissazione della prima udienza e gli avvocati avrebbero già concordato una pena con il pm. 

Gli imputati sono 4 uomini e una donna che avrebbero preteso soldi da una coppia di imprenditori viterbesi. Secondo quanto emerso dalle indagini del carabinieri del Nucleo investigativo, le due vittime, marito e moglie nel settore della ristorazione e del mercato ittico, dopo aver chiesto prestiti al mercato parallelo per le loro attività sono finiti nel giro di usurai spietati.

I due imprenditori -inizialmente non si sarebbero resi conto di essere finiti nella trama di estortori e usurai. Avrebbero realizzato solo al momento in cui il rapporto è mutato. Diventando particolarmente violento. Il gruppo inizialmente avrebbe messo delle quote nel capitale degli imprenditori per “aiutarli”, ma che nel giro di pochi mesi avrebbero preteso tassi di interesse fino al 250%. 

Per un prestito di 45mila euro, in sette giorni l’usurato ha dovuto restituire ben 60mila euro, oppure per un altro prestito di 90.000, nel giro di poche settimane è stata intimata la somma di 230mila euro. Gli usurai per recuperare le somme avrebbero utilizzato prima le minacce poi le maniere forti, arrivando anche a pestaggi e minacce di violenza sessuale.

E di violenza fisica sulla figlia della coppia. 

Messi alle strette da richieste sempre più pressanti e violente hanno deciso di chiedere l’aiuto dei carabinieri del Nucleo investigativo che in poco tempo ha fatto scattare le misure cautelare per tutti e 5 i membri della banda. Il 15 dicembre la prima udienza del processo quando le richieste di patteggiamento saranno formalizzate davanti al collegio.

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