Tutta Forza Italia lascia la destra? L'ultima fermata degli ex alleati e i riflessi sulla Frontini

Tutta Forza Italia lascia la destra? L'ultima fermata degli ex alleati e i riflessi sulla Frontini
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Domenica 17 Aprile 2022, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 11:45

Il centrosinistra batte il colpo. Atteso, scontato, prevedibile. Il centrodestra (inteso come coalizione) no. La campagna elettorale per le comunali, che si terranno il 12 giugno, entrerà nel vivo dalla prossima settimana vista l'apertura del sipario per Alessandra Troncarelli (Pd più alleati). Quella in cui i superstiti dell'ex maggioranza Arena dovranno comunicare cosa faranno da grandi.

Alessandra Troncarelli è la candidata sindaco del Partito democratico per il centrosinistra

Con gli ex alleati di Fratelli d'Italia inscalfibili sulla loro candidata Laura Allegrini, per Lega e Fondazione ragionano ancora se correre con Forza Italia e su quale parte di campo. Non avendo, tra l'altro, un nome da spendere. Discorso complicato, quello degli azzurri. Una parte è già con la Troncarelli (area Romili ecc.) e l'altra, con il commissario Giulio Marini, si muove per tenere compatti gli amici di ieri.

Ci riusciranno? Risposta ardua, ma se negativa solo due sarebbero le strade: appiattirsi tutti insieme - con Fusco e C. - sulla Allegrini; o seguire il presidente della Provincia e realizzare a Viterbo un clone della maggioranza Draghi, con o senza Lega.

Scenari destinati a essere svelati presto. La compilazione delle (oltre 20) liste è l'impegno più arduo per tutti, perché di viterbesi che sgomitano per candidarsi non ce n'è. Ma i potenziali elettori vanno sollecitati, stimolati, convinti anche da una qualche idea seria. Dalla competizione la civica di destra Chiara Frontini è quella che più ha da perdere, da ieri in poi. Dopo aver percorso senza contraddittorio la prateria elettorale, abile a sfruttare la visibilità, dovrà iniziare un'altra partita. Come quella interna al maxi-team in cui ha accolto di ogni: l'ultimo arrivo, quello dell'ingombrante Vittorio Sgarbi quale potenziale assessore ombra alla cultura, le imporrà di ridefinire spazi e ruoli.

Con il rischio di perdere qualche pezzo per strada.
 

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