Viterbo si tinge di rosso. Come il colore delle zone in cui il sindaco Giovanni Arena ha dovuto introdurre il coprifuoco per evitare che la curva epidemica continui a salire. Che se i contagi non fossero calati sarebbe stato costretto a intervenire, il primo cittadino lo aveva annunciato nei giorni scorsi, sollecitato anche da una nota con cui la Asl gli chiedeva di valutare misure più limitative. E ora quel momento è arrivato.
Sono interdette dalle 18 di ieri alle 24 tutte le aree a rischio assembramento: largo Marconi; piazza della Repubblica; piazza Unità d'Italia; piazza dei Caduti; piazza Martiri d'Ungheria: parco di Valle Faul; via Valle Piatta nella zona delle scale che conducono alla chiesa di Santa Maria della Salute; via San Clemente nella zona delle scale che conducono a piazza san Lorenzo. Dalle 18 alle 5 del mattino (visto che poi alle 24 scatta il divieto per effetto del decreto della Regione) è consentito solo l'accesso, e il deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private, nonché il transito con i veicoli ai passi carrabili e alle aree di parcheggio. Un provvedimento sperimentale che si adatterà alla sotuazione epidemiologica dei prossimi giorni, col rischio quindi di ulteriori restrizioni. In caso di trasgressioni, si rischia la multa da 400 a 1.000 euro.
“Un provvedimento necessario per evitare la concentrazione di persone in alcuni luoghi in particolare - ha spiegato il sindaco Arena - nonostante i divieti di assembramento vigenti e nonostante le numerose raccomandazioni”.
Due i morti per Covid-19 avvenuti ieri. Oltre al 74enne di Valentano, da giorni ricoverato a Malattie Infettive Covid di Belcolle, si è spenta una anziana di Castiglione in Teverina, ospite della casa di riposo San Raffaele Arcangelo di Bagnoregio.
La situazione non è rosea nemmeno nel resto della Tuscia: gli ultimi 136 positivi comunicati dalla Asl appartengono a 31 comuni. Oltre a Viterbo, emerge il continuo incremento registrato a Vetralla (qui tra i 6 nuovi casi, 4 riguardano madre, padre, un figlio e una figlia) ma anche nel triangolo formato da Farnese, Ischia di Castro e Grotte di Castro.
A Nepi il sindaco Franco Vita ha annunciato per oggi la chiusura della sede centrale dell’Istituto Stradella in via Roma, per una nuova sanificazione. La decisione è stata assunta in accordo con la dirigenza scolastica e la Asl, dopo i tre nuovi casi legati ad altrettanti alunni. “Le classi III B e I B della media e la I B delle elementari – ha aggiunto Vita - con mia ordinanza sono poste in quarantena fino all’esito del tampone molecolare a cui gli alunni interessati dovranno sottoporsi. Restano aperte la scuola dell’infanzia e la primaria in piazza del Comune”.