Covid, aumentano i decessi e i positivi tra gli anziani delle rsa. E Viterbo arriva a 683 casi

Un medico del drive-in
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Venerdì 30 Ottobre 2020, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 21:46

Il Covid-19 continua a colpire duro nella Tuscia: ieri 7 morti, di cui 3 riconducibili alle case di riposo, e 166 nuovi casi, di cui alcuni legati al mondo della scuola. Tra i deceduti nelle strutture per anziani, 2 sono avvenuti alla San Francesco di Farnese (98 e 88 anni), e uno alla San Raffaele Arcangelo di Bagnoregio (87 anni). Altri 4 pazienti da giorni ricoverati nei reparti Covid di Belcolle non ce l’hanno fatta: 3 cittadini residenti a Viterbo di 83, 90 e 57 anni, uno di Caprarola, 85 anni. Ieri pomeriggio, intanto, riunione interlocutoria tra il sindaco di Viterbo Giovanni Arena, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, il direttore generale della Asl Daniela Donetti e il prefetto Giovanni Bruno: al centro della discussione, i 683 positivi attualmente presenti nel capoluogo e le misure che dovranno essere eventualmente adottate nel prossimo futuro in caso di ulteriori aumenti. Ieri, intanto, sanificato il comando di polizia locale per una vigilessa positiva.

Dopo il focolaio di Farnese e quello di Bagnoregio, ieri ne è stato scoperto un altro nella casa di riposo di Castel Sant’Elia, paese già colpito duramente dalla pandemia. All’Arca di Noè i sanitari hanno trovato 5 ospiti e 3 operatori positivi. “Tutto è nato – racconta il sindaco Vincenzo Girolami – da un anziano che si è recato al pronto soccorso di Viterbo perché stava male.

Lì, venerdì scorso, è stato sottoposto al tampone e subito la Asl ha effettuato un sopralluogo nella struttura, stilando un verbale che conteneva diverse prescrizioni. Altre ne arriveranno nelle prossime ore”. In paese salgono a 45 i contagiati su una popolazione di 2.700 abitanti. “Siamo preoccupati ma dobbiamo considerare che il 40% dei casi è riconducibile allo stesso cluster, quello di una badante positiva che svolgendo il suo lavoro ha infettato diverse famiglie”, dichiara Girolami.

A Nepi, ieri, altri 3 tamponi positivi. Il sindaco Franco Vita, visto il progressivo aumento, ha deciso di “eseguire test antigenici in un locale del Comune con la presenza di medici di famiglia e la locale Croce Rossa”. Ad Acquapendente ieri un nuovo caso (il totale in paese è di 11): una docente della materna che vive altrove (la classe interessata è stata messa in quarantena). Il sindaco Angelo Ghinassi fa appello alla popolazione: “Tra l'effettuazione del tampone e il suo risultato intercorrono troppi giorni. In attesa del referto, serve un isolamento preventivo volontario”, ripete da giorni. Anche a Orte isolamento sino al 6 novembre per le sezioni A, B, C ed E dell’infanzia di largo Padre Geremia Subiaco. A Bagnoregio, infine, nei prossimi giorni dovrebbero partire test antigenici sulla popolazione, come annuncia il sindaco Luca Profili.

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