Prima 80, poi 100 e per la settimana appena iniziata 120. Da lunedì prossimo, ancora un incremento: diventeranno 140. Aumentano le dosi di vaccino destinate ai medici di famiglia. “Qualcosa inizia a muoversi. Dopo ripetuti appelli affinché ci venissero consegnate forniture più cospicue, stiamo ottenendo le prime risposte. Certo, potremmo fare ancora meglio: per questo, non smetteremo di fare pressing”, avverte Michele Fiore, segretario del sindacato di categoria Fimmg.
I medici vaccinatori nella provincia sono 188 su circa 220. Sinora hanno effettuato poco più di 3mila vaccini, tra prime dosi e richiami, questi ultimi iniziati nel weekend appena trascorso. Pfizer sono le fiale a loro destinate per assicurare ai cittadini estremamente vulnerabili di combattere il virus. “Abbiamo iniziato il 26 marzo con le prime vaccinazioni. Durante l’ultima riunione con il sindacato nazionale – racconta Fiore – ho riscontrato che in altre regioni ci sono colleghi che non hanno ricevuto ancora nemmeno una fiale. Altrove, sono loro che devono andare a ritirarla. Nel Viterbese, la situazione è migliore. Ripeto: noi medici di famiglia potremmo vaccinare molte più persone. Ma siamo ottimisti che nelle prossime settimane le forniture a noi destinate continueranno a crescere”.
Il primo obiettivo resta chiudere con gli estremamente vulnerabili: “Tra elenchi della Asl e pazienti che contattiamo direttamente noi, credo che entro i primi dieci giorni di maggio dovremmo chiudere la campagna sugli ultra80enni e su chi è particolarmente fragile”, annuncia Fiore.
La curva, infine, continua la sua lenta discesa iniziata dopo Pasqua. Sono 30 gli ultimi casi di Covid rilevati dalla Asl, doppiati però dai guariti pari a 61. Scendono a 59 i positivi attualmente ricoverati, mentre i restanti 960 stanno trascorrendo la convalescenza in casa. Aumentano, però, le classi in quarantena a livello provinciale. Oltre a Tarquinia, dove ieri si sono registrati altri 3 casi per un totale di poco superiore ai 110 e diversi alunni restano in quarantena, a Bolsena chiusa la scuola media e screening per tutti gli alunni.
I dati diffusi dalla Regione confermano infine che l'età media dei colpiti è di 45 anni, equamente ripartiti tra maschi (48,7%) e femmine (51,4%). Solo il 4,7% dei casi da inizio pandemia è avvenuto nella Asl di Viterbo. Meglio nel Lazio fa solo Rieti con il 2,9%.