Un capitano nel calcio e in politica: Federici, ex della Viterbese, racconta la sua corsa alle elezioni

Maurizio Federici con Salvini
di Marco Gobattoni
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Mercoledì 12 Giugno 2019, 13:20 - Ultimo aggiornamento: 13:39
Non è riuscito a essere eletto consigliere comunale, ma l’esperienza vissuta in questi ultimi tre mesi lo ha appassionato parecchio. Daniele Federici, nato a Tarquinia l’11 febbraio del 1988, si è contraddistinto sempre per le vittorie ottenute sul campo. Difensore centrale di valore, ha vestito le maglie delle giovanili dell’Inter e di Grosseto e Frosinone in serie B, prima di diventare capitano della Viterbese per due stagioni.

Nella stagione appena conclusa ha vinto il campionato di Promozione con la maglia del Corneto, squadra del paese dove è nato e cresciuto e dove ha deciso di correre come consigliere comunale nell’ultime elezioni amministrative che hanno eletto sindaco, dopo il ballottaggio di domenica scorsa, Alessandro Giulivi.

Federici ha corso al fianco di Giulivi: in lista con il simbolo della Lega- d’altronde tra capitani ci si intende - e l’ex calciatore della Viterbese ha raccolto al primo turno 80 preferenze. Un bottino niente male per uno che si è dovuto confrontare con oltre 200 aspiranti consiglieri comunali, ma che non è bastato per entrare in consiglio.

“Mi sono impegnato affinché vincesse Giulivi e sono contentissimo di aver contribuito a raggiungere l’obiettivo – dice Federici – e per me è stata un’esperienza nuova: all’inizio l’avevo presa con tranquillità; poi con il passare delle settimane mi sono appassionato fino all’apoteosi di domenica scorsa quando abbiamo festeggiato l’elezione di Sandro”.

Lo scorso maggio, Federici, aveva festeggiato il trionfo del suo Corneto: una doppia festa con qualche similitudine. “La corsa elettorale è stata più breve del campionato, ma ugualmente totalizzante. In entrambe le situazioni siamo riusciti a creare una squadra vincente che ci ha portato a raggiungere l’obiettivo”. Ora per l’ex capitano della Viterbese si apre un futuro come politico di professione?. “Non scherziamo, ho deciso di metterci la faccia per fare qualcosa per il mio paese. A volte il calciatore viene dipinto come disinteressato a ciò che lo circonda: posso dire che quella politica è stata un’avventura, ma lo scorso anno ho aperto una lavanderia a Tarquinia e in più voglio essere protagonista con il Corneto nel prossimo campionato di Eccellenza”.

In queste ore Giulivi sta scegliendo le figure che andranno a occupare i vari assessorati: allo Sport potrebbe spuntarla un capitano.
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