Questi gli esiti di un'operazione dei finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Viterbo, coordinati dal comando provinciale. L'indagine ha permesso di denunciare alla procura della Repubblica 20 persone, residenti nella provincia di Viterbo, nel resto del Lazio e in Campania, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di truffa aggravata e ricettazione di beni provenienti da reato. Il tutto a danno di un’azienda che produce scarpe da lavoro.
«Le indagini, partite da alcuni ordini effettuati a Viterbo - spiegano le Fiamme gialle - hanno consentito di individuare un collaudato sistema di frode, organizzato in più livelli, che consisteva nell'acquistare la merce attraverso canali regolari per poi rivenderla in mercati paralleli a prezzi concorrenziali, a danno dell’ignaro fornitore».
Gli ''abili'' membri dell’organizzazione, presentandosi come accreditati agenti di vendita per la zona del Lazio e della Campania, effettuavano imponenti acquisti di scarpe da lavoro, per rifornire soggetti compiacenti, pronti a piazzarle sul mercato con l’aiuto di alcuni complici, con una falsa documentazione contabile e fiscale.
Al termine dell’attività, su delega della Procura di Viterbo, le Fiamme gialle hanno eseguito 46 perquisizioni tra Viterbo, Roma e le altre province del Lazio e Campania, concluse con il sequestro e il ritiro dal mercato di circa 1.000 articoli illecitamente commercializzati per un valore di circa 500.000 euro.
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