Tenta di accoltellare i controllori della Cotral sul bus. Straniero arrestato, è già libero

Tenta di accoltellare i controllori della Cotral sul bus. Straniero arrestato, è già libero
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Giovedì 30 Maggio 2019, 14:12
Tenta di accoltellare i controllori Cotral pur di non pagare il biglietto, arrestato quarantenne kosovaro. Martedì pomeriggio, dopo le 14, i carabinieri della stazione di Nepi hanno ammanettato l'uomo di origini slave alla fermata dell'autobus di Monterosi. Secondo quanto ricostruito dai militari, lo straniero stava aspettando il bus quando sulla pensilina sono arrivati tre controllori, che sarebbero dovuti salire sullo stesso mezzo. Il kosovaro, temendo di dover pagare il biglietto di viaggio ha iniziato a gridare: «La multa non me la fai altrimenti ti taglio la gola». E ancora: «Provate a farmi la multa che vi ammazzo». E avrebbe tentato di colpire alla gola uno dei tre controllori. Per rafforzare la posizione, oltre a brandire un'arma da taglio avrebbe anche detto di essere appartenente a clan malavitoso e quindi intoccabile: «Non potete farmi niente, io sono un Casamonica».

Il quarantenne ieri è stato portato in Tribunale per la direttissima e la convalida dell'arresto. La giudice Silvia Mattei, dopo aver ascoltato le testimonianze dei tre autisti della Cotral rimasti coinvolti, e dei carabinieri che hanno bloccato il kosovaro, ha convalidato l'arresto e rimesso in libertà l'uomo in attesa del processo. L'imputato deve rispondere di violenza aggravata a pubblico ufficiale e tentate lesioni. Nel primo caso perché avrebbe usato violenza e minaccia per opporsi a un incaricato di pubblico servizio, minacciando tre dipendenti Cotral nell'esercizio delle loro funzioni, costringendoli a farlo salire senza biglietto. Nel secondo perché avrebbe tentato di colpire alla gola uno dei tre con un coltello ricurvo. L'uomo non sarebbe rimasto ferito solamente perché lesto a schivare il colpo.

Il procedimento a carico del kosovaro inizierà per il 21 giugno. L'avvocato Tiziana Maracci, che difende l'imputato e ieri lo ha assistito durante la direttissima, ha già proposto al giudice di procedere con rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena. Tra tre settimane potrebbe già arrivare la sentenza.
 
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