Mentre per oggi è prevista la riunione dell’assemblea dei soci Talete che porterebbe dare il via libera alla trasformazione della spa idrica in una società mista pubblico-privata, scatta il commissariamento per altri 14 Comuni della provincia di Viterbo che gestiscono il servizio ancora in forma indipendente e autonoma. Dell’elenco fanno parte le seguenti amministrazioni: Bassano in Teverina, Castiglione in Teverina, Cellere, Civitella d’Agliano, Gallese, Ischia di Castro, Lubriano, Onano, Orte, Bassano Romano, Gradoli, Latera, Vasanello, Vitorchiano.
Nei confronti di questi sopra citati, il 31 maggio la Giunta regionale, su proposta dell’assessore a Lavori pubblici e Tutela del territorio, ha approvato le delibere che prevedono l’applicazione dei poteri sostitutivi per il trasferimento del servizio idrico al gestore unico dell’Ambito territoriale ottimale 1 Lazio Nord - Viterbo, mediante la nomina di un commissario ad acta. Anche se – spiegano gli atti - per la designazione di questo ultimo si provvederà con un decreto successivo del presidente Zingaretti.
Con i Comuni neocommissariati arriva a 22 il numero totale di amministrazioni locali per le quali si è arrivati all’applicazione dei poteri sostitutivi.
Intanto, per stamani davanti al palazzo della Provincia di Viterbo in concomitanza con il voto dei soci Talete, è annunciato anche un presidio del comitato Non ce la beviamo a “difesa dell’acqua pubblica, contro il tentativo di privatizzazione della società Talete, giunto a un inquietante e precipitoso epilogo istituzionale”.