Raffica di furti tra Vasanello e Orte, di nuovo alla sbarra Django Barberio. Il cinquantenne di Soriano nel Cimino, assistito dall’avvocato Domenico Gorziglia, è accusato di aver messo a segno, nell’estate del 2019, 6 colpi nelle campagne dei Cimini.
Ieri mattina, davanti alla giudice del Tribunale di Viterbo Ilaria Inghilleri, hanno sfilato alcune delle vittime, che nel frattempo hanno riavuto indietro la merce che gli era stata rubata e hanno rimesso la querela. «Io ho un deposito di peperino - ha raccontato uno dei derubati - e una mattina ho trovato il cancello sfonda e una fontana di peperino rubata. Ho subito allertato i carabinieri. Poi alcuni mesi dopo ho trovato la stessa fontana in vendita su Market place di Facebook, e ho di nuovo chiamato i carabinieri».
A raccontare il furto che ha smascherato il cinquantenne è stato un carabiniere della stazione di Orte. «Il 27 luglio del 2019 un collega ha subito il furto con effrazione di due motoseghe, due decespugliatori e un soffiatore.
«L’imputato - ha spiegato il carabiniere in aula - ha restituito tutto spontaneamente. Sia quella rubata al collega che quella corrispondente ad altri furti avvenuti nella stessa zona che erano stati denunciati». Il processo continua con l’ultimo testimone il 20 aprile prossimo, quando potrebbe arrivare anche la sentenza.
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