​Raffica di furti tra Vasanello e Orte, di nuovo alla sbarra 50enne di Soriano

Carabinieri
di Maria Letizia Riganelli
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Venerdì 24 Marzo 2023, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 15:19

Raffica di furti tra Vasanello e Orte, di nuovo alla sbarra Django Barberio. Il cinquantenne di Soriano nel Cimino, assistito dall’avvocato Domenico Gorziglia, è accusato di aver messo a segno, nell’estate del 2019, 6 colpi nelle campagne dei Cimini.

Ieri mattina, davanti alla giudice del Tribunale di Viterbo Ilaria Inghilleri, hanno sfilato alcune delle vittime, che nel frattempo hanno riavuto indietro la merce che gli era stata rubata e hanno rimesso la querela. «Io ho un deposito di peperino - ha raccontato uno dei derubati - e una mattina ho trovato il cancello sfonda e una fontana di peperino rubata. Ho subito allertato i carabinieri. Poi alcuni mesi dopo ho trovato la stessa fontana in vendita su Market place di Facebook, e ho di nuovo chiamato i carabinieri».

A raccontare il furto che ha smascherato il cinquantenne è stato un carabiniere della stazione di Orte. «Il 27 luglio del 2019 un collega ha subito il furto con effrazione di due motoseghe, due decespugliatori e un soffiatore.

Dopo aver presentato denuncia abbiamo visionato le telecamere di sorveglianza e scoperto la targa di una Panda che la notte del furto era entrata nel vicolo dove si trova l’abitazione del collega. Fatti gli accertamenti del caso siamo risaliti all’imputato». Il cinquantenne, capito che ormai erano di nuovo arrivati a lui, ha collaborato consegnando tutta la merce rubata nell’estate e che stava tentando di rivendere su Market place.

«L’imputato - ha spiegato il carabiniere in aula - ha restituito tutto spontaneamente. Sia quella rubata al collega che quella corrispondente ad altri furti avvenuti nella stessa zona che erano stati denunciati». Il processo continua con l’ultimo testimone il 20 aprile prossimo, quando potrebbe arrivare anche la sentenza.

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