Palme a prova di punteruolo rosso
Tarquinia tornerà "esotica"

Palme a prova di punteruolo rosso Tarquinia tornerà "esotica"
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Martedì 18 Giugno 2013, 17:10 - Ultimo aggiornamento: 20:51
VITERBO - Palme a prova di punteruolo rosso sul lungomare di Tarquinia. La bella del Tirreno decisa a riprendersi a tutti i costi il suo aspetto esotico. Appena finite di rimuovere quest’inverno le piante divorate una dopo l’altra dal terribile parassita, gi ne arrivano delle nuove. Ma questa volta - giura l’assessore ai Lavori Pubblici Anselmo Ranucci - ci hanno assicurato che saranno inattaccabili.

Si tratta in realtà di comuni palme da cocco, nate in Italia e giovanissime. «Ci siamo riuniti con gli agenti del Corpo forestale dello Stato - spiega Ranucci - che hanno garantito che queste piante resisteranno. Dunque, ci siamo decisi ad acquistarne ventidue attraverso un vivaista di zona».



Il costo dell’operazione? «Circa 300 euro a pianta. Ogni palma sarà posizionata nelle buche in cui erano posizionate le vecchie. E visto che sono giovani e alte 6-7 metri verranno inizialmente impalcate perché abbiano un sostegno», conclude Ranucci. Le prime saranno già a posto per questo week-end.



Insomma, nessuna spesa faraonica come quella che negli anni ’90 impegnò Roma per acquistare circa 200 palme per il lungomare di Ostia. Fatte arrivare addirittura dalla Sicilia, camparono poco più di due anni e costarono all’epoca più di un miliardo e 400 milioni di lire.
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