Picchia la compagna, un testimone: «Piangeva e continuava a ripetere: il pazzo mi ha menato»

Tribunale
di Maria Letizia Riganelli
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Mercoledì 15 Marzo 2023, 05:20

«Piangeva e diceva che l’aveva menata. Continuava a ripetere: “Il pazzo mi ha menato“». E’ ripreso con la testimonianza di un ristoratore il processo a un trentenne di Vignanello accusato di maltrattamenti sull’ex compagna. Il testimone la notte tra il 24 e il 25 novembre 2021 avrebbe soccorso la vittima, difesa nel processo dall’avvocata Dominga Martines.

«Avevamo passato una piacevole serata insieme - ha raccontato davanti al collegio il ristoratore - avevamo bevuto del vino che aveva portato lui. Eravamo in 4, io e mia moglie con loro due. Poi stavamo per fare una spaghettata quando lui ha detto che andava un attimo a casa e tornava. Lei vendendo che non rientrava è andata a vedere cosa succedeva e venti minuti dopo è tornata piagnendo. Diceva che lui l’aveva picchiata. Così l’ho fatta entrare nel ristorante e le ho detto di chiamare i carabinieri. Poco dopo è arrivato anche lui, voleva parlarci ma non l’ho fatto entrare».

Secondo quanto ricostruito dalla Procura i maltrattamenti sarebbero iniziati nell’autunno del 2021 e terminati ad aprile dell’anno dopo quando la donna ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine.

Una decisione maturata dopo l’ennesima violenza domestica e dopo l’ennesimo ingresso al pronto soccorso con la faccia e il corpo tumefatti. La vittima ora è seguita dal centro antiviolenza Penelope. I due trentenni conviventi da diverso tempo, secondo quanto ricostruito, avrebbero iniziato a litigare per futili motivi.

Litigi che ben presto si sarebbero trasformati in vera e propria violenza fisica e psicologica. Due gli episodi più gravi il primo è avvenuto la notte tra il 24 e il 25 novembre 2021 e il secondo il 28 marzo 2022. L’imputato, difeso dall’avvocato Domenico Gorziglia è ancora ristretto ai domiciliari. Ieri il difensore ha presentato istanza per l’affievolimento della misura cautelare. Si torna in aula a maggio.

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