Viterbo, antiquario di Pescia
ritrovato in fin di vita

Viterbo, antiquario di Pescia ritrovato in fin di vita
di Marco Feliziani e Massimo Luziatelli
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Venerdì 11 Ottobre 2013, 11:19 - Ultimo aggiornamento: 12:30
VITERBO - Giaceva immobile, in una pozza di sangue in una piazzola di sosta dell’Aurelia, in direzione sud al chilometro 88,600, poco dopo l’abitato di Tarquinia.

Vicino a lui la sua auto, una Hyundai furgonata regolarmente parcheggiata.

Ad accorgersene, verso le 17,30 di ieri, sono stati alcuni automobilisti di passaggio che hanno dato l’allarme. Al personale del 118, intervenuto con l’ambulanza e l’automedica, le sue condizioni sono apparse subito gravissime tanto che, dopo i primi interventi, ha richiesto l’intervento dell’eliambulanza che l’ha trasportato al Gemelli di Roma. Adesso Pietro Menicucci, 67 anni, di Montalto di Castro, titolare del negozio di antiquariato ”La Fonte” di Pescia Romana, si trova ricoverato in condizioni disperate al reparto di rianimazione.



È in coma per un forte trauma cranico e per le ferite al volto. Lesioni che, in un primo momento sono state attribuite all’investimento da parte di un’auto pirata. Poi ci sono stati dei particolari che hanno messo la pulce nell’orecchio agli agenti del commissariato di Tarquinia che vogliono vederci chiaro e stabilire come siano andate effettivamente le cose.



Ad insospettire gli inquirenti è stata soprattutto una ferita da perforamento che Pietro Menicucci aveva a una mano. Una ferita provocata quasi sicuramente da un’arma da taglio, come se l’antiquario avesse alzato la mano per proteggersi. E anche le gravi ferite riportate al volto e al cranio non sono molto compatibili con l’impatto con un’auto ma più si accostano a colpi inferti con un corpo contundente.

Sono stati questi particolari ad insospettire gli inquirenti che, tra le altre cose, non escludono l’aggressione.



Ma a quale scopo? Forse non per rapina: da un primo sopralluogo non sembra che manchi nulla dalla sua auto, portafogli compreso. Così agli agenti del commissariato di Tarquinia si sono aggiunti i colleghi della Squadra Mobile. Nel tardo pomeriggio al chilometro 88,600 dell’Aurelia da Viterbo è arrivato anche il personale della Scientifica per i rilievi fotografici. La statale Aurelia è rimasta chiusa nelle due direzioni per circa mezz’ora per permettere all’eliambulanza di prendere il ferito.
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