Pd e Lega ai ferri corti. Il candidato dem: «Si alleano con Casapound, un rigurgito fascista». La risposta leghista: «In dieci anni avete fatto solo danni»

il candidato Pd a Civita Castellana, Tonino Zezza
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Sabato 20 Aprile 2019, 18:38
Resuscita lo scontro politico a Civita Castellana (Viterbo) tra Pd e Lega in vista delle elezioni amministrative. Ad alzare i toni è stato il Pd, con il cadidato sindaco Tonino Zezza sostenuto dal segreterio comunale Simone Brunelli. «L'accordo raggiunto dalla destra locale tra Lega-Fratelli d'Italia e Casapuond conferma quello che noi diciamo da tempo: nella nostra città è in atto un rigurgito ideologico fascista, che non può e non deve essere tollerato da chi si riconosce nei valori democratici e antifascisti, sanciti nella nostra Costituzione. La coalizione a trazione Casapound che si presenterà alle prossime elezioni comunali non avrà nulla a che fare con una destra liberale ed europeista».

Poi l'accenno a quelli che si definiscono il "nuovo che avanza". «Ma altro non sono che facce riviste e trasformisti della politica - dicono dal Pd - che di volta in volta cambiano casacca e partito di riferimento, mantenendo però fede a uno stesso colore politico: il nero! Per questo vogliamo rivolgere un appello a tutti gli elettori e partiti politici veramente democratici, di unire le forze per sconfiggere l'odio e un modello di società che non ci rappresenta e non ci rappresenterà ma». Fino al richiamo al prossimo 25 aprile, per dimostrare che «la "Festa della Liberazione" non è un derby tra fascisti e comunisti, come afferma Salvini, ma una data che segna il confine tra democratici e antidemocratici».

La Lega ha risposto con il portavoce Andrea Sebastiani. «Per evitare che si faccia confusione per accaparrarsi consensi,- ha detto -  non esiste nessun accordo della Lega a Civita con altre forze politiche, se non il solo accordo con Fratelli d'Italia. Per il resto, per chi dice che non siamo il nuovo che avanza, ricordo che stanno sventolando ricette magiche di meno tasse e più servizi, ma in dieci anni di amministrazione le hanno tenute nel cassetto. Civita Castellana è in una situazione in cui non è mai stata, ed è evidente a tutti lo stato in cui versa».
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