Orte sotterranea, la riapertura del ninfeo rupestre fa subito il pieno

Orte sotterranea, la riapertura del ninfeo rupestre fa subito il pieno
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Lunedì 8 Aprile 2019, 23:18
A Orte è subito boom di turisti e cittadini per visitare il Ninfeo rupestre che, dopo oltre 10 anni, è stato riaperto al pubblico. E' stato possibile grazie all’intervento del Comune e dell'accordo con la famiglia Zuppante, proprietaria del sito.

«Così uno dei gioielli più preziosi del patrimonio artistico-culturale della città è di nuovo fruibile», dice Valeria D’Ubaldo, consigliere delegato alla Cultura. Il sindaco Angelo Giuliani ha salutato le tante persone intervenute nella cornice della Piazza Belvedere, alla presenza della Soprintendente Margherita Eichberg, e del funzionario Maria Letizia Arancio della Soprintendenza archeologia Belle arti area metropolitana di Roma e provincia di Viterbo.

Dopo gli interventi delle autorità, e un assaggio del dolce tipico ortano, il Carciofo, la visita sotto la città, l’altra faccia di Orte, la più antica e suggestiva, che tanto ha ancora da raccontare. La visita guidata è stata effettuata dai volontari dell’associazione Veramente Orte per mostrare il tassello mancante del percorso di Orte sotterranea.

«Una giornata speciale, che ha dimostrato, come ha detto il sindaco Giuliani, che il pubblico e il privato possono collaborare ed interagire per il bene della comunità e proprio per suggellare questo momento particolarmente significativo, il Comune di Orte ha organizzato un evento nell’evento, uno spettacolo multisensoriale che ha evidenziato le potenzialità del sito, un luogo, non solo da visitare, ma anche da vivere e da far rivivere attraverso l’arte», sottolieneano dal Comune.

Ad accogliere i visitatori nel Ninfeo, tre artisti: Igor Borozan, Paul Harden e Stefano de Majo, che con “Memorie d’Acqua” hanno emozionato il pubblico, in un mix intenso, fatto di voci, vibrazioni e colori, a simboleggiare la rinascita della memoria, riportando alla luce un tempo che, solo all’apparenza, sembrava perduto.
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