Nel fine settimana della Tuscia viterbese si va alla scoperta di palazzi nobiliari e di abbazie cistercensi, con contorno di frittelle al cavolfiore

Tuscania: sagra della frittella al cavolfiore
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 18:15

Nel fine settimana due le mete per andare a spasso alla scoperta di dimore cinquecentesche e abbazie cistercensi.

Sabato 20 gennaio è la volta di Caprarola, dominato dall’imponente Palazzo Farnese, accompagnati da Sabrina Moscatelli di Antico Presente (info: 339 5718135). “Eretto per il “gran cardinale” Alessandro Farnese sulle fondamenta di una rocca preesistente – spiegano i volumi di storia dell’arte - l’edificio (1559-1575), celebratissimo in ogni epoca, è considerato il capolavoro di Jacopo Barozzi da Vignola. Segno tangibile del potere, è nello stesso tempo fortezza, palazzo e villa. Dalla caratteristica pianta pentagonale con cortile rotondo centrale, ospita una splendida scala elicoidale e un ciclo di affreschi tra i più rappresentativi del Manierismo”. Sabrina anticipa che si visiteranno anche i Giardini Pensili per ammirare la bellissima grotta dei Satiri nel Giardino d’inverno. “I giardini all’italiana fungevano proprio da grandi tappeti persiani ricamati, sapientemente da ammirare dalle finestre e logge poiché concepiti come continuazione delle decorazioni ad affresco interne.

Se le condizioni meteo lo consentiranno visiteremo anche il Parco ma lo sapremo solo la mattina della visita”. Durata: 2ore e mezzo circa.

Un altro approdo di grande fascino è stato scelto da Anna Rita Properzi, guida turistica e ambientale (info: 3334912669), che propone una visita nell’Abbazia cistercense di San Giusto, in quel di Tuscania, immersa nel paesaggio dolce della Maremma, che circa trenta anni fa, dopo l’abbandono di secoli, con un sapiente restauro è ritornata allo splendore antico.

“Dopo la visita e l’immersione nell’atmosfera sospesa nel tempo, circondati dal verde della valle del fiume Marta – sottolinea Anna Rita - e dal caldo colore del tufo rosso con cui fu costruito il monastero cistercense, trasferimento nel centro storico della cittadina dove è attiva al Sagra della Frittella al cavolfiore, una festa tradizionale arrivata alla sua 52esima edizione. Le gustose frittelle al cavolfiore in pastella sono fritte in un padellone posto nella piazza principale del paese. L’evento rientra nei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e dei contadini”.

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