A spasso nella Tuscia alla scoperta di giardini all'italiana, santuari, rocche e castelli

Bagnaia: Villa Lante
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 17 Febbraio 2023, 05:55

Nel weekend a spasso nella Tuscia alla scoperta di giardini all’italiana, santuari, castelli e rocche  medievali.

La guida turistica Sabrina Moscatelli (info: 3395718135) promette sabato «una visita speciale per conoscere tutti i segreti dei due gioielli rinascimentali appena fuori appena fuori le mura di Viterbo, Villa Lante a Bagnaia e il Santuario della Madonna della Quercia»”. Il santuario: «maestoso edificio rinascimentale, che conserva al suo interno importanti opere tra cui il soffitto a cassettoni intarsiato e decorato con oltre 60 kg dell’oro appena ritornato dalla scoperta dell’America.

Villa Lante: «pregiatissimo esempio di architettura rinascimentale, arricchita da meravigliosi giardini all’italiana; a differenza di altre ville non era una residenza privata ma vescovile, e rappresenta sia il momento storico, che il contesto politico e religioso oltre al percorso di salvezza che ogni buon cattolico avrebbe dovuto intraprendere; conserva magnifici affreschi, soffitti e stucchi arricchiti dal bellissimo giardino che permette di scoprire nei suoi terrazzi leggiadre fontane, vasche decorate, cascate e giochi d’acqua, emblemi singolari, collocati in modo sapiente tali da suggerire illuminanti chiavi di lettura».

Domenica 19 febbraio entra in campo la guida turistica Anna Rita Properzi (info: 3334912669) con «un itinerario romantico e molto suggestivo, dedicato a due splendide testimonianze di fortificazioni medievali: il Castello Cecchini Bisoni di Proceno e il Castello Cahen di Torre Alfina, realizzate a protezione di un territorio di confine, attraversato dalla via Francigena.

Il primo rappresenta un gioiello di architettura difensiva medievale, mantenuto con grande amore dai proprietari Cecilia e Giovanni, che ci attenderanno per un caffè e per una visita della loro dimora. un raro esempio di rocca con torre, mura di cinta e ponte levatoio uno dei 19 ancora funzionanti in Italia».

Il castello di Torre Alfina: «una cronaca del ‘500 fa risalire la fondazione della prima torre detta “del Cassero” all’ VIII secolo, ma le prime testimonianze documentarie compaiono nel Duecento. La storia del castello e del borgo si intreccia con quella dei Monaldeschi della Cervara, un cui rampollo, Sforza,  famoso uomo d’armi, trasformò l’antica struttura fortificata in elegante residenza di campagna sul modello rinascimentale».

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