Sparatoria alla pineta di Montalto, sale a due il numero degli indagati

Polizia
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Venerdì 7 Luglio 2023, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 11:36

Sparatoria alla pineta di Montalto, sale a due il numero degli indagati. La pm Valentina Zavatto della Procura di Civitavecchia ha iscritto sul registro anche un altro ragazzo tunisino con l’accusa di concorso in tentato omicidio. Anche il secondo indagato sarebbe senza fissa dimora e avrebbe preso parte alla sparatoria in cui un trentenne tunisino è stato ferito all’addome con un colpo di pistola.

La vittima è stata raccolta sulla litoranea tra Montalto di Castro e Tarquinia da un automobilista e accompagnato in ospedale e sottoposto a una delicata operazione. A mettere gli investigatori, della Squadra Mobile di Viterbo e del commissariato di Tarquinia, sulla pista giusta sarebbe stato proprio lui. Al termine dell’operazione avrebbe spiegato cosa è accaduto all’interno della pineta sabato scorso.

I tre farebbero, due indagati e la vittima, tutti parte della stessa banda di spacciatori nordafricani da tempo nel mirino degli inquirenti e la settimana scorsa avrebbero avuto un’accesa lite per questione di soldi e droga. Probabilmente anche legata al posto. Il “posto” inaccessibile tra i cespugli della pineta dove avevano creato la base operativa dello spaccio per la movida del litorale e la loro casa.

I tre, tutti senza fissa dimora, dormivano proprio nello stesso posto utilizzato per base dello spaccio. Dove si sono recati gli investigatori per cercare l’arma del delitto già il giorno dopo. Arma che sembrerebbe essere svanita nel nulla proprio come i due indagati.

I due tunisini accusati di tentato omicidio sembrerebbero scomparsi. Probabilmente perché essendo senza fissa dimora cambiano spesso luogo dove dormire. La polizia, nei giorni scorsi, ha perlustrato anche altri possibili covi del gruppo, in cerca di indizi e prove. Gli spacciatori infatti dormono tra i cespugli e spesso cambiano quadrante della pineta, arrivando a volte anche nella provincia di Grosseto per far perdere le loro tracce. Abitudini precise che la polizia aveva già studiato e tentato di fermare due anni fa, quando finirono in manette due tunisini minorenni beccati con diverse dosi di eroina. Eroina che finirono per ingoiare per paura.

Le indagini sulla sparatoria e sullo spaccio nella zona della pineta di Montalto continuerà senza sosta anche nei prossimi giorni.

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