Con un occhio sempre puntato sui grandi fenomeni internazionali e l’altro che rimane fisso alla dinamica dei territori, delle comunità locali, delle specificità del paesaggio, lo scrittore ambientalista e attivista sarà questa sera a Canepina (Viterbo), alle ore 18, per il Festival della Cultura dei monti Cimini. Con la presentazione di “Radici per terra e testa verso il cielo - La salvaguardia dell’ambiente come impegno politico e sociale”.
E in effetti, come sottolinea l’autore, la tutela dell’ambiente e del territorio è forse la più pressante emergenza da affrontare per difendere la qualità della vita dei cittadini e delle comunità locali. «La priorità dei nostri tempi è la salute, la legittima difesa contro aggressioni nocive all’aria, all’acqua, al suolo. Dall’amianto dello scavo in Valle di Susa, alle polveri tossiche dell’Ilva di Taranto, le comunità locali - rileva De Luca - sono sempre più sotto la sudditanza di poteri che sembrano voler schiacciare l’elementare diritto all’integrità fisica dei cittadini. Dinamiche e fenomeni che devono essere contrastati ad ogni livello».
Un ruolo fondamentale allora è quello che finiscono per rivestire le autonomie territoriali: «Credo che i comuni, ad esempio, siano il termometro della vita civile di un paese», afferma lo scrittore. «E’ dove si occupano di raccolta differenziata, di applicazione delle normative edilizie, di attenzione alle proprietà pubbliche che si realizza realmente lo scopo delle politiche pubbliche di tutela del territorio e del paesaggio».
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