Rischio inquinamento del fosso delle Sorcelle a Corchiano: i risultati delle analisi sui prelievi di acqua effettuati dall'Arpa si conosceranno all'inizio della prossima settimana. A quel punto sarà possibile ipotizzare - o conoscere - la sorgente, il tipo di rifiuto sversato, il grado di tossicità accumulato in quel momento; ma anche quanto tempo sarà necessario per smaltire la nocività presente nel corso d'acqua.
Le forze dell'ordine intanto stanno lavorando per risalire a quale azienda dell'area industriale di Fabrica di Roma sia sfuggito il liquido e il materiale biancastro che ha invaso, per un giorno, il corso d'acqua causando anche una moria di pesci. Non sarà facile comunque risalire all'autore del barbaro gesto: a quanto sembra nel canale di scarico confluiscono le acque reflue di alcune imprese ceramiche e altre aziende artigianali e agricole, che insistono nella stessa zona. Intanto però il torrentino è tornato quasi alla normalità: già l'altro ieri l'acqua era tornata abbastanza limpida e questo lascia intuire che potrebbe essersi trattato di un caso isolato (o forse accidentale).
Anche il Comune di Fabrica di Roma è intervenuto sulla vicenda, dopo quello di Corchiano. «Oltre ad aver condiviso l'intervento di verifica sul territorio ha detto il sindaco Claudio Ricci - così come specificato dal Comune di Corchiano, condividiamo la preoccupazione e la condanna per il pregiudizio arrecato all'ambiente.
L'allarme è scattato lo scorso lunedì mattina, quando un ciclista in mountain bike stava percorrendo la strada che costeggia il fosso e si è accorto che questo era ricoperto di un colore bianco lattiginoso e denso, e ha lanciato l'allarme. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Corchiano, insieme al sindaco Gianfranco Piergentili e alla Polizia locale, i carabinieri della stazione Forestale di Soriano e poi l'Arpa, che ha effettuato i prelievi. Una prima ispezione lungo gli argini del fosso ha portato a rilevare uno scarico funzionante, che proveniva appunto dall'area industriale di Fabrica.