Femminicidio di Ronciglione, i messaggi shock che inchiodano il fidanzato

Il sopralluogo nella casa della tragedia
di Maria Letizia Riganelli
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Venerdì 3 Luglio 2020, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 15:49
«Io ho solo una vita e viverla così a stare dietro ad una persona mi spaventa». La voce di Maria Sestina Arcuri risuona nell’aula della Corte d’Assise. Un registratore rimanda i messaggi audio che la ragazza ha mandato al fidanzato prima di morire. Ad ascoltarli anche Andrea Landolfi, imputato di omicidio volontario. L’accusa è sempre più convinta che a lanciare dalle scale Maria Sestina sia stato proprio lui durante una litigata. Nell’udienza di ieri sono stati portati all’attenzione dei giudici togati e popolari i messaggi analizzati dal carabiniere Massimo Pastore del nucleo investigativo di Viterbo. Il militare ha passato al setaccio dati e contenuto di diversi telefoni: da quello di Maria Sestina a quello della sorella e della madre di Landolfi. In udienza sono stati letti e ascoltati solo quelli che il pm ha ritenuto più rilevanti, tutti gli altri sono stati trascritti e depositati alla Corte. «Dal telefono della vittima - ha spiegato Pastore - ho preso in considerazione le conversazioni Whatsapp, fitte conversazioni quotidiane e diversi litigi».
Il primo è quello accaduto la notte del 27 novembre 2018, i due fidanzati sono in tensione. Maria Sestina dice: «Andrea basta, hai toppato, stavolta è finita. Mi avevi fatto capire che tu c’eri, che cambiavi, vedo che cadi sempre negli stessi errori. Ho un sacco di dubbi. Ho paura, ho paura di tutto». A dicembre 2019 le liti continuano, la ragazza gli scrive: «Non ce la faccio più, io voglio tranquillità». Landolfi le promette che non berrà più. «E’ una promessa che posso mantenere - scrive Landolfi -. Voglio una famiglia con te, non tocco più un goccio di alcol; lo faccio per me, per te, per noi». I dubbi della 26enne però sono atroci: «Perché rovinarmi la vita per gli altri? Non ci sto più». La ragazza è sconvolta da una lite avuta in strada col fidanzato in cui si è intromessa una passante. «Dopo quel momento di schizofrenia non ti riconoscevo, non mi hai fatto niente, ma le macchine si sono fermate. Ti amo e lo sai, ma adesso basta c’è un limite a tutto. E io una vita così non la voglio». Che Landolfi avesse un problema con l’alcol era chiaro anche alla mamma che in un sms a Maria Sestina scrive: «Che dispiacere che ho... maledetto bere». Le liti portate all’attenzione riguardano anche quella della notte prima di morire. Andrea avrebbe bevuto di nuovo diventando irriconoscibile. E la fidanzata glielo fa notare «Che motivo c’è di bere, di farti una botta? Credi che non ho sentito quando l’hai chiesta?». Dopo poche ore la tragedia nella casa di Ronciglione.
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