Energia alle stelle, ma i pannelli solari del Comune sono fuori uso. Aronne: «Grave, approfondiremo»

I pannelli sulla scuola Grandori al Carmine
di Simone Lupino
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Martedì 4 Ottobre 2022, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 20:42

Impianti fotovoltaici belli e pronti, montati su uffici e scuole comunali, inattivi da oltre 15 anni e ormai inutilizzabili. Accade a Viterbo, mentre i Comuni di mezza Italia si stanno precipitando a installare pannelli solari su scuole e edifici pubblici per limitare l'impatto dei rincari energetici sui propri bilanci.

Nel capoluogo, secondo il monitoraggio avviato dalla nuova amministrazione per capire dove e come intervenire, Palazzo dei Priori possiede da anni impianti che risulterebbero non funzionanti e inutilizzabili. «Nel 2005 - racconta l'assessore Emanuele Aronne, che tra le deleghe ha anche quella alle Politiche energetiche - il Comune di Viterbo commissionò la realizzazione di tre impianti fotovoltaici sui tetti di altrettanti edifici: uno in via Garbini, gli altri due alle scuole Grandori ed Egidi. Spesa totale: 485 mila euro. A oggi gli impianti però non risultano neanche registrati al Gse».

Vista la crisi energetica attuale, cosa significa? «Significa che il Comune avrebbe potuto produrre da solo circa 72mila kilowatt ora all'anno. Ciò avrebbe portato in primis un bel risparmio sulla bolletta di palazzo dei Priori, ma anche dei ricavi», replica. Sempre secondo l'assessore Aronne, la realizzazione dei tre tetti fotovoltaici era legata a un piano incentivante, per cui superato il periodo di tempo per rientrare della spesa («Impianti simili a queste condizioni si ripagano in circa sette anni», spiega), tutto il resto sarebbe stato di guadagno.

«Inoltre in un periodo di caro bollette e con i costi dell'energia in continuo aumento, con impianti funzionanti avremmo goduto adesso di un vantaggio immenso», aggiunge.

Ora non basterebbe semplicemente connetterli alla rete. «No. Per usare una metafora automobilistica - spiega l'assessore - sono come vetture Euro 2, superati. Non è più conveniente, vanno sostituiti con impianti nuovi».

Nella stessa condizione ci sarebbe anche un altro impianto realizzato sulla Pensilina al Sacrario, questo nel 2015. I pannelli solari del Comune sono stati sempre inattivi in tutti questi anni? Quanto si sarebbe potuto risparmiare? E dagli incentivi? «Vogliamo vederci chiaro - afferma Aronne - e abbiamo intenzione di commissionare uno studio a una società esterna per approfondire tutti gli aspetti tecnici». L'assessore non lo dice, ma la domanda è spontanea: cosa hanno fatto gli amministratori comunali dal 2005 a oggi per questi impianti?

Intanto prosegue il monitoraggio degli edifici pubblici. L'obiettivo principale, come annunciato sempre da Aronne al Messaggero, è quello di installare su ogni immobile comunale pannelli solari. Un piano senza costi per il Comune. Gli interventi rientrerebbero tra le opere compensatorie che il Comune andrebbe a chiedere alle società private che hanno presentato progetti per gli impianti fotovoltaici a terra. «Siamo sulla buona strada», conclude l'assessore.

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