Più 11 in 24 ore: sono tanti i nuovi posti letto occupati da pazienti positivi al Covid-19 tra Belcolle e Montefiascone. Sono questi i due ospedali in cui la Asl sta distribuendo i malati colpiti dal virus, il cui totale è arrivato a 90. La paziente più giovane ha 24 anni e si trova nel reparto di Ginecologia e ostetricia insieme ad altre due donne. I restanti positivi sono divisi tra Medicina Covid, Malattie infettive e la Terapia intensiva.
A Medicina Covid il paziente più giovane è un 44enne mentre il più anziano è un ultracentenario (ha 101 anni). Sono 15 i ricoverati nati tra il ’78 e il ’60, 22 quelli tra il ’59 e il ’50, stessa quantità per il decennio successivo, fino ai 28 nati tra il ’39 e il ’21. I più anziani sono concentrati a Medicina Covid, presentando pochi sintomi associati ad altre patologie o risultando del tutto asintomatici ma in ospedale per malattie diverse. A Terapia intensiva, invece, dove il numero dei posti letto occupati resta stabile a 7, si trovano pazienti nati tra il 1952 e il 1964, molti dei quali non hanno terminato il ciclo vaccinale.
L’incremento della pressione sulle strutture ospedaliere sta costringendo la Asl ad assumere ancora personale. Le ultime due iniziative sono di queste ore: a firmare un contratto per sei mesi saranno 5 operatori socio-sanitari e 6 infermieri, “necessari – si legge nei provvedimenti amministrativi - per porre in essere le misure di contrasto dell’emergenza sanitaria da Covid-19 in ripresa a seguito di apertura di nuove postazioni e posti letto”.
Intanto la curva sale ancora: ieri 623 nuovi casi e 395 guariti.
Novità, infine, sul fronte dei medici di famiglia. Dopo gli episodi di intimidazioni e minacce ricevute da parte di alcuni assistiti no vax, di cui il Messaggero ha spesso raccontato, la categoria ha deciso di reagire per le vie legali. Presentato un esposto alla Procura della Repubblica da parte dei Segretari Fimmg di Roma, Pier Luigi Bartoletti, e del Lazio, Gianni Cirilli. All'origine dello scontro, per il sindacato sempre più sopra le righe, “la richiesta al medico di prescrivere il vaccino (cosa peraltro impossibile) o certificare l'esenzione su patologie fuori dalle linee ministeriali o di assumersi la responsabilità diretta e personale per quanto riguarda eventuali effetti avversi”, fanno sapere dalla Fimmg.
Nei prossimi giorni, anche a Viterbo verrà depositato l’esposto.