Centro salute di Orte, al via il processo a 5 furbetti del cartellino

Asl di Viterbo
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Venerdì 22 Aprile 2022, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 18:49

Centro salute di Orte, al via il processo a 5 furbetti del cartellino. Ieri mattina davanti al giudice Elisabetta Massini è partito il procedimento, per truffa aggravata, a 5 dipendenti che nel 2014 avrebbero fatto la cresta sul monte ore di lavoro.

Si tratta di 4 uomini e una donna, al tempo dell’inchiesta, in servizio nella struttura distaccata dell’azienda sanitaria viterbese, costituita parte civile. Quattro degli imputati sono assistiti dall’avvocato Giuseppe Picchiarelli. Ieri avrebbe dovuto tenersi l’ammissione prove, ma uno degli accusati ha chiesto il legittimo impedimento perché si trova all’estero. Il processo riprenderà tra una settimana: il 28 aprile quando le parti chiederanno l’ammissione dei testimoni.

L’indagine risale a diversi anni fa, quando le forze dell’ordine scoprirono che diversi dipendenti della Asl di Viterbo avrebbero giocato un po’ troppo con le ore. In particolare avrebbero fatto timbrare entrate e uscite da altri o si sarebbero allontanati in orari di lavoro per svolgere attività che nulla centravano con la giornata da impiegati.

Nell’occhio del ciclone, in anni di inchieste varie portate avanti dalla finanza e dai carabinieri, sono finiti più di 20 dipendenti operanti in diversi settori dell’azienda.

Dal centro trasfusionale a medicina protetta. E al Centro di salute di Orte. In questo caso sono solamente 5 le persone coinvolte. Nella maggior parte dei casi le forze dell’ordine, durante le indagini, installarono una serie di telecamere in prossimità degli strumenti di timbratura dei cartellini magnetici, per poi incrociare i dati di rilevazione delle presenze con pedinamenti e analisi dei tabulati telefonici. 

La Asl fin dal primo momento ha collaborato con le forze dell’ordine e ha anche aperto una commissione d’inchiesta interna per accertare il danno alla Corte dei Conti. Non solo, in tutti i procedimenti aperti si è costituita parte civile. Per capire come i 5 siano finiti sul banco degli imputati bisognerà attendere i primi testimoni. Si torna in aula il prossimo 28 aprile.

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