«La denuncia che fu inoltrata contro di me nel giugno del 2013 - racconta Pompei - non era l’unica, ma solo una di quelle che il sindaco neo eletto mi ha rivolto (e sono state tutte archiviate) contestualmente ad una campagna di stampa che ha immediatamente diffuso la notizia sui giornali cartacei e on line con toni, commenti e interviste che esprimevano già una fiera condanna e un giustizialismo inimmaginabile nell’atteggiamento di chi aveva governato con me nei precedenti dieci anni».
«Ho inteso fornire questi pacati chiarimenti ai miei stimati e amati concittadini senza spirito di animosità e di rivalsa perché - continua Pompei - si possa conservare intatta l’onestà di giudizio sul trentennio da me attraversato al servizio di un paese che ho visto crescere e svilupparsi con forza sempre maggiore per opportunità di lavoro e recupero dei suoi beni storici. Consiglio di tenere a mente che se oggi c’è un bene da sfruttare, con modi che a volte mi fanno male e sui quali i cittadini dovrebbero vigilare, è perché qualcuno in passato lo ha recuperato, valorizzato e tutelato».
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