Pantano, Corviale, Anzio: in Prefettura vertice delle forze dell’ordine

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di Camilla Mozzetti

Pantano, Corviale e Anzio: episodi che preoccupano ma che, come ha ribadito il prefetto, Lamberto Giannini a margine del Comitato per l’ordine e la sicurezza che questa mattina si è tenuto in Prefettura, “sono slegati fra loro”. Le indagini stanno andando avanti per acclarare dinamiche e responsabilità e anche i tempi di “reazione” - vedasi il fermo dei due cugini Petrov per l’omicidio del 14enne Alexandru Ivan - non mancano. “Le forze sane - ha aggiunto il sindaco Roberto Gualtieri - ci sono e questo è importante. Nella nostra città c’è una presenza diffusa di spaccio di droga e quindi di organizzazioni criminali che convivono attorno a questo mercato seppur con indici diversi da altre grandi metropoli che si sta combattendo”. La pressione sul territorio delle forze dell’ordine ha garantito il Prefetto Giannini è presente: “gli episodi sono tutti slegati fra loro poi le indagini li chiariranno uno per uno, per noi è importante continuare a esercitare con forza la presenza sul territorio per l’affermazione dello Stato ma soprattutto accompagnare i processi di rigenerazione dei territori. Lo sforzo delle forze dell’ordine è enorme”. In merito agli ultimi fatti di sangue, verificatisi in soli tre giorni nelle periferie, Giannini puntualizza ancora: “l’attenzione è massima, non parlerei di fibrillazione delle periferie ma bisogna essere attenti a cogliere anche fatti apparentemente non eclatanti come gli incendi di autovetture”. La capacità dunque di saper leggere gli episodi dietro cui potrebbero nascondersi delle intimidazioni. Non verranno adottate misure extra a seguito di quanto accaduto perché l’impegno e già “massimo da tempo - ha aggiunto ancora il prefetto - quello che sarà importante è lo studio e l’analisi per sapere dove impiegare le risorse”. Dietro ai delitti di Pantano e Corviale e al ferimento di un 17enne ad Anzio ombreggia droga e l’uso dissennato di armi. “Vorrei solo evidenziare - ha concluso Giannini - I sequestri operati dall’Arma, dalla polizia e e dalla guardia di finanza. L’unico filo conduttore di questi episodi è la violenza”.