Caracalla, uno specchio d'acqua alle Terme 1500 anni dopo

EMBED

Un palco al centro della vasca davanti alle rovine monumentali

Roma, 4 apr. (askanews) - L'elemento acqua torna a scorrere alle Terme di Caracalla portando vitalità e suggestione: uno specchio d'acqua di grandi dimensioni in cui si riflettono le maestose architetture è il primo coraggioso intervento della Soprintendenza Speciale di Roma che rivoluzionerà il Parco, come spiega la Soprintendente Daniela Porro.

 

"Dopo 1.500 anni finalmente l'acqua, elemento caratterizzante delle Terme, torna qui a Caracalla - ha spiegato ad askanews - uno specchio di 40 metri per 40. Questo è solo l'inizio di una 'rivoluzione Caracalla', che vedrà un progetto, la realizzazione di un progetto di riqualificazione delle Terme, restauro, sarà realizzata una nuova apertura, una nuova biglietteria".

 

Al centro della vasca, alta 10 centimetri e con 20 getti d'acqua, un palco che ospiterà spettacoli di teatro, musica o danza, il primo in programma (sabato 13 aprile) Rhapsody in blue, per i 100 anni della partitura di George Gershwin, curata da Ater Balletto. Mirella Serlorenzi, direttrice delle Terme di Caracalla:

 

"Lo specchio d'acqua nella sua linearità ripropone quello che in antico era la 'natatio', uno specchio rettangolare che si trova all'interno del monumento", ha sottolineato Serlorenzi.

 

"Contemporaneamente la abbiamo fornita di giochi d'acqua che simulano le grandi fontane che erano disseminate nel Parco, che noi però non conosciamo, così come il vapore ricorda gli ambienti riscaldati", ha aggiunto.

 

Lo Specchio, realizzato in collaborazione con l'architetto Paolo Bornello e Cristiano Leone, è un segno contemporaneo, che attraverso i giochi d'acqua riattiva il ricordo dell'antica funzione delle Terme. L'architetto e progettista altoatesino Hannes Peer:

 

"Si sente anche questo meraviglioso rumore: è sensoriale questa installazione e soprattutto immersiva - ha spiegato ad askanews -b e poi bisogna anche pensare, lì scomodo un mio all time favourite che è Martin Heiddeger, il suo pensiero sul 'Dasein' e sul 'Nichtdasein', sulla presenza e la non presenza, l'acqua ha questa dualità meravigliosa, da una parte è presenza, è materia, è un materiale e poi non presenza in quanto riflesso", ha concluso.