Fiumicino, autisti bus senza stipendio: a rischio alcune corse del servizio Tpl

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di Umberto Serenelli Trasporto pubblico di Fiumicino nel caos e da oggi si prevedono grossi disagi per gli utenti. Il sit-in di ieri, davanti al comune, dei circa 50 autisti guidati dalle sigle sindacali Filt-Cgil e Usb non ha prodotto alcun effetto positivo e il personale viaggiante resta senza stipendio e 14ma che avrebbero dovuto essere erogati lo scorso 20 luglio. I manifestanti sono stati accolti dal consiglio comunale dove è arrivata la doccia fredda perché è praticamente impossibile che l'amministrazione possa subentrare alla ditta Trotta, che ha vinto l'appalto del Tpl, nel pagamento del mensile facendo leva sull'art. 30 del decreto legge 50/2016. «Purtroppo abbiamo ricevuto un'ingiunzione dall'Agenzia delle Entrare che ci obbliga a pagare il debito di 4,7 milioni accumulato dalla Trotta per contributi non pagati dice il sindaco Esterino Montino - Abbiamo già versato all'Agenzia 952mila euro da febbraio a maggio 2022. Ora stiamo emettendo fatture per altri 592mila euro. Sarei felicissimo di fare un bonifico a favore dei lavoratori ma la legge non lo consente. Stiamo verificando delle alternative». Il trasporto non si può fermare perché scatta la denuncia di interruzione di pubblico servizio. Nei giorni scorsi si sono verificati i primi disservizi a causa del personale malato e per carenza di gasolio nei serbatoi dei bus costretti a rientrare in deposito lasciando a terra gli utenti. Molti autisti non hanno i soldi per fare rifornimento al mezzo privato con cui raggiungere il deposito.