Camerun, rapiti due missionari italiani

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Due missionari italiani sono stati rapiti in Camerun. Si tratta di due sacerdoti della diocesi di Vicenza, don Gianantonio Allegri e don Giampaolo Marta. La Farnesina ha già attivato l'unità di crisi ed è in contatto con l'ambasciata italiana a Yaoundè, la capitale del Paese. Don Marta era in Camerun da anni ma don Allegri ci era arrivato appena da qualche mese: era lì dall'ottobre 2013. "Sono arrivato - raccontò sul suo blog il mese successivo - il 10 ottobre scorso dopo un buonissimo viaggio aereo con le 5 ore e mezza da Parigi, meno bene quello su strada: 260 km di zig-zag per scegliere in quale buca entrare, insomma 6 ore e mezza di penitenza. Ben accolto da Giampaolo e dalle suore della Congregazione di Notre Dame di Montréal (Canada), ho cominciato a guardarmi attorno cercando di capire la nuova vita che mi aspettava". E aggiungeva: "Qui la situazione di sicurezza si è un po' allentata dopo la liberazione del prete francese l'ultimo giorno dell'anno. Ma ci dicono di essere prudenti comunque". Sulla vicenda è intervenuto padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano. "In queste situazioni - ha detto - si partecipa con preoccupazione. Si spera sempre che il tutto si risolva nel più breve tempo possibile senza danni" per le persone coinvolte". La vicenda riporta in primo piano anche quella di padre Paolo Dall'Oglio, rapito nell'estate del 2013 in Siria e del quale tuttora non si hanno notizie certe.