Stupro di gruppo a Palermo, Salvini rilancia castrazione chimica

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Matteo Salvini torna a rilanciare la sperimentazione della castrazione chimica, partendo, nel corso di una diretta Facebook, dal caso dello stupro di gruppo di Palermo. «A proposito di animali - afferma - se in sette stuprano una ragazza fatico a definirli esseri umani. Qualcuno a sinistra dice 'chissà se Salvini ne parla perché sono stupratori italiani'. Uno stupratore o un pedofilo può essere italiano, svizzero, ugandese o portoghese non importa. Italiano o straniero che sia la deve pagare fino in fondo».

«E siccome oltre a essere dei criminali, quelli che mettono le mani addosso a una donna o a un bambino sono dei malati, vanno messi in condizione di non ripetere la loro follia. Quello che c'è già in via sperimentale in diversi Paesi del mondo, ossia la castrazione chimica secondo me in via sperimentale anche in Italia potrebbe servire come dissuasione», aggiunge.