Emergenza colera in Zambia, 300 morti e infezioni in rialzo

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Il presidente dello Zambia, Hakainde Hichilema, ha esortato la popolazione a trasferirsi dai centri urbani ai villaggi in risposta a un'epidemia di colera che ha causato circa 300 morti nelle ultime settimane. Durante una visita al Centro per il trattamento del colera a Lusaka, Hichilema ha attribuito la diffusione della malattia alle carenze igieniche nelle aree urbane, suggerendo che i residenti si trasferiscano nelle zone rurali, dove, secondo lui, esistono "servizi igienici perfetti". Il governo ha annunciato l'adozione di misure drastiche per debellare la malattia, attribuendo in parte la diffusione del colera ai giovani migrati in città "senza scopo preciso". Il presidente ha criticato il loro mancato coinvolgimento in attività produttive nelle aree urbane e ha sottolineato la necessità che essi ritornino nelle zone rurali per coltivare la terra in modo più produttivo. Dal mese di ottobre, sono stati segnalati oltre 7.500 casi di colera nello Zambia, con più di 500 nuovi casi e 17 decessi nelle ultime 24 ore. Il governo ha rinviato la riapertura delle scuole come misura preventiva, mentre la malattia colpisce otto delle dieci province dello Zambia. I Paesi confinanti, Mozambico e Zimbabwe, stanno intensificando la sorveglianza ai confini per prevenire ulteriori diffusioni. Nel frattempo, lo Zimbabwe lotta da mesi per contenere il colera a causa della mancanza di acqua pulita nel paese.