Scuola, famiglie contro il caro-libri: «In prima media ho speso 315 euro, è follia»

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«Per una prima media 315 euro è follia». È incredula la mamma di un ragazzo di prima media in fila tra i banchi del mercato dei libri usati di Lungotevere Oberdan a Roma. Quest'anno aveva scelto di acquistare i libri nuovi su internet «In vista del nuovo ciclo di studi» ma è rimasta scottata dal prezzo record. Il suono della prima campanella a scuola si è fatto sentire anche sui bilanci delle famiglie italiane: i libri di testo sono aumentati del 5% rispetto a due anni fa, mentre per zaini, quaderni e astucci il rincaro è stato del 7% rispetto all'anno scorso. Il risultato? Per un alunno la spesa può arrivare anche a superare i mille euro. Per questo in molti scelgono l'usato: si risparmia un 40% sui libri delle medie e un 20% su quelli delle superiori.   

Al mercato dell'usato contro il caro-libri 

«I prezzi sono aumentati su tutto, cerchiamo almeno di risparmiare sui libri» dice il papà di un ragazzo di seconda media, tra i banchi di vocabolari e volumi di inglese. Preventiva 180 euro il papà di un ragazzo delle superiori, così come una mamma di 4 figli che ha già messo in conto una "stangata" da 200 euro a ragazzo: «Saranno circa 600 euro, perchè il più piccolo ancora non va a scuola». 

Nuove edizioni ogni 3 anni 

«Il problema sono le nuove edizioni» è la frase più pronunciata da tutti, commercianti e clienti. «Ora un libro dura 2 o 3 anni, poi viene sostituito dalle case editrici e non è più vendibile» dice il titolare del Banco numero 1, che da ben 50 anni compra e vende libri. Insomma le cose sono cambiate rispetto agli anni 80, «Quando un libro rimaneva in uso anche per 10 anni» racconta «Ci sono storici manuali di italiano su cui hanno studiato generazioni». Nuove edizioni frequenti che rappresentano una difficoltà in più per chi vende, ma anche per le famiglie: per chi ha fratelli nella stessa scuola diventa impossibile riutilizzarli. 

E per i commercianti c'è anche un'altra minaccia che incombe sul futuro: internet. «I genitori sono sempre più tecnologici, preferiscono acquistare i libri online anche se si spende di più» conclude Valerio De Martino, che ha iniziato giovanissimo, appena 18enne a vendere libri e ora da 14 anni è gestore di uno dei banchi e ha visto cambiare questo mestiere. Un mestiere che comunque, visti i costi dei libri nuovi sembra però destinato ad avere ancora una lunga vita.