«Mio fratello è stato ucciso, una morte terribile, infernale, devo lottare per far sì che ci sia una giustizia. Conoscere le intercettazioni sapere che gli azionisti erano a conoscenza di tutte le vicende non è facile. Gilberto Benetton sapeva quello che stava accadendo all'interno della società». Così nel giorno del secondo incidente probatorio Emmanuel Diaz che nel crollo di Ponte Morandi perse il fratello Henry. «L'Italia è un Paese magnifico ma non è degno di un paese del primo mondo quello che è successo. Questa società ha fatto in modo di nascondere tutti gli elementi per farci raggiungere la verità ma d'altronde cosa ci si poteva aspettare da una società che ha permesso il crollo di un ponte in città dove sono morte 43 persone» ha aggiunto (LaPresse)
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