Ferragosto con la Radiomobile di Milano: da corso Buenos Aires a Porta Venezia

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di Davide Arcuri

“Il Nucleo Operativo Radiomobile è un servizio che garantisce la presenza delle pattuglie sul territorio 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Il Nucleo Radiomobile non dorme mai. Siamo il biglietto da visita dell’Arma dei Carabinieri”. Il Capitano Flavio Pressi, Comandante della 1^ Sezione del Nucleo Radiomobile ci porta in giro per Milano alla scoperta del servizio del Norm. Prima di iniziare il turno di pattugliamento il Capitano Pressi si raccomanda alla sua squadra: “Massima visibilità, lampeggianti accesi per fare da deterrente ad eventuali malintenzionati che volessero fare furti in abitazione. Massima attenzione anche alle zone a forte concentrazione turistica. Per il resto, come sempre, massima attenzione e buon lavoro”. La sfilata di pattuglie esce ordinata dalla Caserma Montebello mentre il Comandante ci spiega che “in questo particolare periodo dell’anno è fondamentale la presenza sul territorio, le grandi città come Milano si svuotano e i topi d’appartamento possono agire indisturbati”. I consigli per evitare sorprese al ritorno dalle vacanze sono quelli di non postare sui social network informazioni pubbliche che possono aiutare i ladri a capire che siamo lontani da casa e se possibile avere una persona fidata che possa svuotare la cassetta delle lettere. “Il nostro è un lavoro che si svolge esclusivamente per strada, sempre a presidio del territorio” ci spiega il Comandante, “il cittadino ci vede e spesso ci ferma. Sarebbe una buona abitudine quella di esporci le criticità del territorio. Nel dubbio è sempre meglio chiamarci”. Durante le festività, anche a Ferragosto, il lavoro del Nucleo Operativo Radiomobile non cambia, “i reati che noi affrontiamo, come furti, rapine, scippi, risse e litigi familiari o di vicinato, restano gli stessi anche durante le feste”.

Le chiamate a Ferragosto

La prima chiamata arriva poco dopo l’inizio del turno, in corso Buenos Aires una donna è stata derubata del suo cellulare mentre era al bar. Testimoni hanno visto la scena e sono riusciti a fermare la borseggiatrice e a chiamare tempestivamente il 112. “Si tratterà di fare un paio di accertamenti in caserma per perquisire la donna e vedere se è effettivamente in possesso della refurtiva”. “Essendo il nostro un reparto di prima linea, di pronto intervento - spiega Pressi -, incorriamo in rischi abbastanza alti, perché non sempre è prevedibile lo scenario che ci troveremo ad affrontare”.

Poco dopo arriva una nuova segnalazione per una lite in zona Porta Venezia, mentre ci avviciniamo alla posizione della chiamata veniamo fermati da due ragazzi in evidente stato di agitazione. “È necessario l’intervento di un ulteriore equipaggio” comincia via radio il Comandante. In meno di un minuto una volante converge sul posto, mentre il Capitano tenta di tranquillizzare uno dei due ragazzi che racconta di essere appena stato rapinato. Della refurtiva non c’è traccia, ma sarà necessario l’intervento del 118 per medicare il braccio del ragazzo aggredito. “La vittima ha dichiarato di essere stato picchiato e rapinato del cellulare - ci racconta Pressi mentre facciamo rientro in caserma -. L’intervento si è concluso con un nulla di fatto, nel senso che la vittima è stata trasportata in ospedale per alcune escoriazioni al braccio e i ragazzi stanno rientrando in caserma con l’altro soggetto che verrà sentito per capire la dinamica dei fatti”.