Antonello Venditti a sorpresa al liceo Giulio Cesare di Roma dedica "Notte prima degli esami" ai maturandi

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(di Mattia Marzi)

“Eravamo 34, quelli della 3E”: è entrato nell’aula magna del Giulio Cesare cantando l’omonima canzone che scrisse nel 1986 ripensando agli anni in cui era anche lui un alunno del liceo di Corso Trieste. Ed è stato accolto dai maturandi con cori da stadio: “Aaaaantonello! Aaaaantonello!”. Jeans, scarpe da ginnastica e immancabile cappello di paglia, Antonello Venditti questa mattina ha fatto una sorpresa ai maturandi della scuola, ai quali ha fatto gli auguri suonando al pianoforte la sua “Notte prima degli esami”, che anche a distanza di quasi quarant’anni dalla sua pubblicazione – era il 1984 – continua ad essere un inno generazionale anche per i più giovani.

 

«Questa è una sorpresa per voi, ma anche per me. Mi hanno invitato al Giulio Cesare ed eccomi qua», ha esordito Venditti al microfono. Il 73enne cantautore romano è stato invitato al liceo dalla preside Paola Senesi e dalla Siae, che per l’occasione ha voluto consegnare ad Antonello Venditti un premio speciale: una targa con sopra incisa la prima pagina dello spartito che il cantautore depositò negli uffici della Siae nel 1984, quando scrisse “Notte prima degli esami”. “Gli anni non si comprano”, ha ironizzato Venditti. A consegnargli la targa è stato il direttore generale della Siae Gaetano Blandini: “Un omaggio dovuto. Antonello è iscritto alla Siae da quarantuno anni: è un pezzo importante della nostra storia”.

Ad un certo punto è partito anche il ritornello della stessa “Giulio Cesare”, cantato all’unisono dai ragazzi: “Sta crescendo come il vento questa vita mia / Sta crescendo questa smania che mi porta via / Sta crescendo, oh, come me”. Il cantautore ha scherzato sui social: «Ho rubato questo spazio mattutino alle prove del tour con De Gregori. Dopo vado a provà però, eh». Il 18 giugno i due cantautori si esibiranno insieme sul palco dello Stadio Olimpico di Roma, tornando così a condividere il palco a distanza degli esordi al Folkstudio negli Anni ’70, prima che le rispettive carriere prendessero altre direzioni.

(Video Bonaccorso/Toiati)