Snowfood, dagli chef stellati ai rifugi tradizionali

Snowfood, dagli chef stellati ai rifugi tradizionali
di Cristina Montagnaro
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Venerdì 23 Ottobre 2015, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 16:06

Panorami fantastici, piste innevate e tirate a lucido: questo è lo scenario conosciuto per le gare di Coppa del mondo di sci. Accanto ad esso c’è anche una speciale gara culinaria, che vede come concorrenti chef blasonati e cuochi di rifugi tradizionali nello “snow food”, il cibo che si mangia sulla neve, per far conoscere i piatti del territorio e della tradizione. Tra i territori dell’eccellenza enogastronomica c’ è: l’Alta Badia, che comprende i paesi di: Corvara, Colfosco, La Villa, San Cassiano, La Val e poi Cortina d’Ampezzo e L’Alta Pusteria con Sesto, San Candido. Cosa si mangia quando si va a sciare?


La classica polenta e salsicce, un piatto di affettati, la cotoletta alla viennese, patate trifolate saltate e accompagnate da una bella birra e prima di riprendere gli sci: un grappino per scaldarsi da scegliere la variante al pino mugo o al ginepro. E se si ha ancora fame gustare un dessert: una fetta di strudel fatta in casa o una sacher.

Rifugio che vai, cibo tipico che trovi ed ecco allora scoprire quali sono le delizie nei piatti. In cima ad una stradina verso il sentiero che porta a San Cassiano, una casetta: appena entrati ad accogliere gli sciatori un bel bancone a vista, dove si cucina la carne alla brace, salsicce del posto, manzo, filetto e carne di maiale. Siamo allo Scotoni a San Cassiano in Alta Badia( Alpe Lagazuoi, 2, 39030 San Cassiano BZ).

Accanto all’offerta sciistica: 54 impianti di risalita con 500 chilometri di piste collegate come il tour del Sella Ronda: il giro dei Quattro Passi, che collega la Val Badia e la Val Gardena, non si tolgono mai gli sci dai piedi e si può scendere anche sulla famosa Gran Risa, la pista nera, sede dello Slalom gigante di Coppa del Mondo.

Sono molti i rifugi come: Las Vegas, a 2.050 metri di altitudine dove si può gustare La pasta con il broccolo in tegame, piatto pieno di gusto e tradizione. E’ il loro piatto gourmet per la stagione invernale 2015/2016. Una cucina tirolese, ma anche tradizionale (12, Strada Surega, Badia, BZ 39036).

Al Bioch in cima alla seggiovia Bioch, (Piz Sorega - Loc. Bioch, 39030 La Villa in Badia) a 2019 metri, oltre alla cucina tradizionale tirolese: zuppa di gulash, il tris di canerderli con insalata di cavoli, minestra d’orzo e come dessert: tiramisù e strudel si possono gustare piatti gourmet dello chef Norbert Niederkofler, due stelle Michelin e punto di riferimento per lo “snow food”: il tutto davanti ad uno splendido panorama: si vede tutta la Marmolada.

Al Rifugio Scoiattoli, (Loc. 5 Torri, 32043 Cortina d'Ampezzo BL) sulle Cinque Torri a Cortina d’Ampezzo, possibilità di assaggiare buoni piatti e godere di un panorama superbo. Il rifugio della famiglia Lorenzo, che lo gestisce da 45 anni, offre un esempio della tradizione culinaria ampezzana.
Oltre allo speck, al cervo e al capriolo e la polenta con i funghi raccolti nel bosco vicino, i loro cavalli di battaglia sono: “i casunzei”, i ravioli ripieni di rape rosse, conditi con semi di papavero e formaggio fuso sopra, piatto tipico della valle; e i tagliolini al cervo, pasta fatta in casa, servita con la pancetta e i mirtilli.
Come bevande il classico bombardino fatto con il Vov, liquore all’uovo, e papavero accompagnato da una fetta di strudel o una torta al cioccolato oppure il vin brulè, insieme ad un piatto di affettati o ai dolci fatti in casa.

Per gli amanti del pesce ad alta quota c’è anche la possibilità di mangiarlo in alta montagna basta andare al Rifugio Comici (Plan de Gralba, 24, 39048 Selva di Val Gardena BZ) o al Moritzino (Piz La villa 154, 39036 Badia BZ), noto per il suo ristorante vetrato gourmet, con specialita’ di pesce freschissimo. Il Rifugio Col Alt ( Str. Col Alt, 1, Corvara In Badia BZ) a Corvara, in Val Badia, dove oltre al pesce si possono gustare anche le ostriche, accompagnate magari da un bicchiere di champagne, davanti alle piste innevate e al fantastico panorama dal Sasso Croce alla Marmolada.

Al Rifugio Monte Cherz, si possono ammirare tutti i principali gruppi delle Dolomiti il Sella le Tofane e si possono gustare piatti della tradizione andina come uovo e speck, polenta e salsicce, e i Wurstell coni crauti.

Se ci spostiamo in Lombardia in provincia di Bergamo, sul versante sud di Pizzo Arera, troviamo il rifugio Capanna 2000 e allora protagonisti saranno i Casoncelli, piatto tipico del territorio, con farina e un ripieno di carne arrosto e salame oppure la polenta accompagnata a secondi piatti e formaggi.

In Val Pusteria invece a Sesto, paese incastonato tra le montagne delle Dolomiti e meta di alpinisti per le Tre cime di Lavaredo e per il nuovo collegamento Monte Elmo- Croda Rossa, che darà la possibilità di sciare su oltre 200 chilometri di pista c'è la possibilità di assaggiare il piatto tipico dell’Alta Pusteria: i canederli pressati in brodo di carne, un primo molto gustoso.

Una volta che si è scesi a fondovalle e messi gli sci al deposito si può provare la cucina di chef blasonati come Norbert Niederkofler al St. Hubertus a San Cassiano. Cena per pochi intimi con un menù innovativo come Tallos di pollo, gnocchi di rapa rossa, filetto di manzo al fieno, Tarte Tatin.
La Stua de Michel a Corvara è un ristorante gourmet in cui si può gustare menù unici come: il riso vialone nero all’aceto d’acero, farina di pere e gorgonzola malghesina, il controfiletto di capriolo in crosta di pinoli, sedano in due maniere, mirtillo rosso, strudel di mele o tiramisù e per i più golosi semifreddo al sesamo sfoglia croccante.