Fuga di primavera a Priverno: ecco gli appuntamenti e le esperienze da non perdere nel borgo dei Monti Lepini

Ufficialmente annoverato come Città d'Arte, Priverno è un paese dalle mille sfaccettature, ideale per chi vuole conciliare itinerari artistici, curiosità, luoghi dello spirito e ottima gastronomia all'insegna dei sapori "contadini" autentici

Fontana dei Delfini, Priverno
di Maria Serena Patriarca
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Mercoledì 20 Marzo 2024, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 13:44

Un delizioso borgo medievale incastonato nell'imponente contesto naturale dei Monti Lepini. Priverno, con i suoi palazzi nobiliari, le chiese medievali, le piazze e i vicoli in pietra calcarea che gli sono valsi il titolo di Città d’Arte, si presta a numerosi “travel tips” per le vacanze pasquali e la primavera. Il cuore pulsante, e simbolo iconografico del paese, è la bellissima Fontana dei Delfini, in piazza Giovanni XXIII. Un borgo, questo, dove ancora vivono antiche tradizioni religiose legate alla Settimana Santa, come la suggestiva processione degli Incappucciati il venerdi santo.

La Fontana dei Delfini a Priverno

Il regno della buona cucina a km 0: la Sagra della Falia e Broccoletti

La Falia di Priverno, né pane né pizza ma simile ad entrambi, è un prodotto unico del territorio realizzato con farina 00, acqua, lievito di birra, sale, olio extra vergine di oliva e malto. Si può gustare al meglio anche solo con un filo d'olio extravergine d'oliva cosparso sulle fette, e si accompagna bene ai broccoletti.  L'appruntamento da non perderre è domenica 7 aprile in paese, nella piazza del Comune, quando sarà di scena la Sagra della Falia e dei Broccoletti, evento da segnare nel vostro taccuino di viaggio se siete amanti delle escursioni con un tocco gourmet.

La Falia di Priverno

Scoprire il cranio di San Tommaso d’Aquino

Fra le esperienze più curiose da fare a Priverno c’è quella di andare alla scoperta del cranio di San Tommaso d’Aquino, uno delle reliquie più importanti e più enigmatiche della Cristianità. Il grande teologo domenicano del XIII secolo, dottore della Chiesa, morì a 49 anni, nel 1274, nella vicina Abbazia di Fossanova, dove fu ospitato dai monaci cistercensi. Il suo cranio è oggi conservato in una speciale nicchia della Cattedrale di Santa Maria a Priverno, dove fu portato nel 1772 dall’abate Pier Martini.

Una "chicca" da non perdere per gli amanti dei luoghi del mistero.

Cranio di San Tommaso d'Aquino

Luoghi del silenzio: l’Abbazia di Fossanova

A pochi minuti dal borgo di Priverno, l’abbazia di Fossanova è un “must to see” per gli amanti dei luoghi del silenzio e dello spirito, dove fare un vero detox dallo stress cittadino. Quest’Abbazia rappresenta un’autentica perla di architettura cistercense nel suo genere, icona di un gusto artistico nuovo e scevro dal pathos delle rappresentazioni romaniche, importato dalla Borgogna nell'Italia centro meridionale. Classificata fra i Luoghi del Cuore Fai, venne costruita dal 1163 al 1208. Nell'infermeria si può visitare ancora oggi la stanza ove visse, meditò e pregò Tommaso d'Aquino negli ultimi giorni della sua vita, e dove il santo morì. Nella chiesa è conservata la tomba vuota (il corpo fu trasportato, nel XIV secolo, dai domenicani a Tolosa) composta da una semplice lastra di marmo. Da non perdere le botteghe artigianali nel borgo intorno all’Abbazia stessa, dove troverete i biscotti appena sfornati e il dolce tipico detto “Ciambella Cresciuta”, fatto con farina 00, uova, zucchero, anice, lievito di birra, latte e olio di girasole.

Abbazia di Fossanova

Bazzoffia, chiacchietegli e marzolina: full immersion nei saporti del borgo

Conoscete la bazzoffia? E’ la tipica zuppa di Priverno e Sezze, nota anche come “zuppa dell’amore”, che si mangia in aprile e che è realizzata con pane raffermo, carciofi, fave, pecorino, bieta, uovo, piselli. Un indirizzo goloso dove poterla assaggiare è il vecchio frantoio, ora ristorante, Glio Montano, in centro storico a Priverno. In inverno, invece, l’eccellenza gastronomica del borgo sono i broccoli Chiacchietegli, presidio Slow Food. Fra le “gourmandises” locali anche la pasta all’uovo fatta in casa con il ragù di bufala e la marzolina (formaggio di capra grattugiato). Se siete golosi di dolci l’indirizzo è la bottega storica Pongelli, pasticceria dal 1919, con le caratteristiche Pesche, ghiotte paste a forma di cupoletta, frutto di un impasto lievitato bagnato con il liquore e unito dalla crema pasticcera.

Le Pesche di Priverno

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