Alla scoperta di Filettino in un giorno: ecco le 3 esperienze da non perdere nel borgo più alto del Lazio

Passeggiare nei vicoli del centro storico, immergersi nella natura dei Monti Simbruini alla ricerca della sorgente dell'Aniene, ammirare le testimonianze di arte sacra con influenze bizantine

Filettino, il borgo
di Maria Serena Patriarca
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Mercoledì 20 Settembre 2023, 18:41

Vero scrigno di arte sacra e natura incontaminata nel cuore della Ciociaria, con i suoi 1.063 metri di altitudine Filettino è il borgo più alto del Lazio, e si presta ad una gita di un giorno, ideale da programmare nel weekend con partenza da Roma, specialmente ora che la natura sfoggia le sue sfumature di verde più intenso nel passaggio dall’estate all’autunno. Meta ideale per gli amanti dei piccoli borghi arroccati sulla montagna, ma anche per i fan del trekking e del “forest bathing”, questo delizioso e silenzioso paese riserva, inoltre, inaspettati gioielli di arte sacra, tutti da scoprire.

Full immersion nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, fra boschi e golosità del territorio

I Monti Simbruini, con la loro ricchezza di ecosistema e la varietà di flora e fauna, fanno da cornice naturale al panorama che i visitatori possono ammirare da Filettino. Siamo nella terra del vino Cesanese e delle trote pescate nel fiume Aniene, ecco perché il Comune più alto d’Italia è anche una tappa gourmet per i golosi, con le tipiche trattorie nei vicoli del centro storico, dove assaporare insaccati, dolci e pasta fatta in casa, e degustare l’olio buono sul pane casareccio. Il 14 ottobre alle ore 18.00 appuntamento nel borgo ciociaro per la Sagra della Patata, con intrattenimento musicale e stand gastronomici a base di patate.

La tappa romantica: abbracciarsi sul Belvedere Cotardo

L’abbraccio più forte è a Filettino”, recita il motto scritto sulla cornice all’aperto situata sul panoramicissimo Belvedere Cotardo, che affaccia sulla verde vallata circostante, incastonata tra i Simbruini. Qui si può fare la foto ricordo abbracciando il proprio partner o la persona amata, nell’apposita area “Free Hugs” (info www.prolocofilettino.it). Un altro punto panoramico da non perdere, complice l’altitudine del borgo, è Piazza 9 Marzo, da cui si raggiunge in pochi minuti a piedi l’Arco della Madonna degli Angeli (con l’omonimo altare), luogo sacro molto caro alla tradizione della devozione religiosa degli abitanti di Filettino. L’Icona della Madonna degli Angeli è diventata un simbolo della spiritualità popolare del borgo.

 

Trekking alle sorgenti dell’Aniene

Se siete amanti dell’escursionismo, il periodo di transizione fra l’estate e l’autunno, complice il clima mite, è l’ideale per abbinare una passeggiata in centro a Filettino ad una camminata di un paio d’ore, immersi nella quiete del bosco, per arrivare alle sorgenti dell’Aniene (Fiumata).

Dal paese, in pochi minuti con l’auto, si giunge allo spiazzo dove si può parcheggiare la macchina all’altezza del campeggio e dell’allevamento di trote, per proseguire a piedi in questo che è senza dubbio uno degli itinerari in natura più affascinanti del Lazio. Necessarie scarpe da trekking impermeabili (sono possibili piccoli guadi), una buona scorta di acqua e bastoncini da nordic walking se volete procedere più speditamente. Il percorso, senza eccessivo dislivello, presenta angoli da fiaba fra il fiume Aniene e i maestosi alberi i cui tronchi sono ricoperti dal muschio. Il corso del fiume si assottiglia sempre più man mano che il sentiero aumenta di dislivello, e anche la natura cambia aspetto, e dal bosco lascia spazio al paesaggio di alta montagna, mucche e cavalli al pascolo compresi. Nell’area di partenza del sentiero ci sono aree picnic con tavoli attrezzati e zona barbecue, e pannelli tattili informativi per i ciechi. Questo è il regno dell’orso bruno marsicano, del lupo, del cervo, del capriolo, con una grande ricchezza di flora fra cui spiccano l’acero di monte, l’agrifoglio, il faggio e la rosa canina.

Luoghi dell’arte sacra e del silenzio: ammirare i meravigliosi affreschi della Chiesa di San Nicola

La Chiesa di San Nicola (nota anche come Abbazia dei Ss. Nicola e Giovanni), nei pressi del cimitero di Filettino, risale alla fine del XIII secolo ed è la più antica del paese: una tappa da segnare in agenda se siete amanti dell'arte medievale. Secondo gli studiosi potrebbe risalire addirittura all’epoca Benedettina. Sembra, infatti, che fu proprio San Benedetto a far erigere circa 12 monasteri, lungo tutto il corso dell’Aniene. All'interno di questo autentico e inaspettato gioiello di arte sacra italiana sono presenti stupendi affreschi (con chiare influenze bizantine) che raffigurano Angeli, Arcangeli, Apostoli e il Giudizio Universale. Fonti storiche testimonierebbero che gli affreschi sono attribuibili allo stesso Frater Romanus, ovvero un monaco artista benedettino, che lavorò anche a Subiaco e ad Anagni.

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