Cardinale Marx sponsor delle donne ai vertici della Chiesa: «Eviterebbero il clericalismo e la cultura degli abusi»

Cardinale Marx sponsor delle donne ai vertici della Chiesa: «Eviterebbero il clericalismo e la cultura degli abusi»
di Franca Giansoldati
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Venerdì 12 Ottobre 2018, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 18:55
Città del Vaticano – Se ci fossero più donne ai vertici della Chiesa (e del Vaticano) ci sarebbero sicuramente meno casi di abusi sui minori. Il fenomeno che sta travolgendo le istituzioni sarebbe meno devastante di quanto non sia ora. A mettere in relazione la presenza (oggi scarsissima, praticamente zero) delle quote femminili ai livelli apicali della curia o delle diocesi del mondo è il cardinale di Monaco di Baviera, Reinhard Marx, uno considerato piuttosto liberal e moderno. Egli ritiene necessario «aumentare  molto di più le donne in ruoli di leadership a tutti i livelli della
chiesa, dalla parrocchia fino ai livelli della diocesi, della  Conferenza episcopale e dello stesso Vaticano» non tanto per limitare la loro discriminazione ma per far fronte agli abusi sessuali che nella Chiesa si sono sviluppati tra le pieghe di una cultura clericale che ha favorito troppe omertà.

Il cardinale ha spiegato in un discorso pubblicato sul sito della conferenza episcopale tedesca, che in Germania dal  2013, i vescovi hanno deciso di "aumentare significativamente la  proporzione di donne nei ruoli di responsabilità che nella Chiesa», di approfondire sul piano  pastorale e teologico «la partecipazione delle donne (e dei laici  nel loro insieme) nei compiti di responsabilità della Chiesa» e  infine "promuovere una pastorale attenta alla differenza di  genere nella teologia e nella pratica". Da allora sono stati  avviati vari progetti per rivedere le debolezze delle «strutture clericali e il modo clericale in cui  sono vissute le responsabilità»: «Le donne in posizioni di responsabilità hanno un  ruolo decisivo nello spezzare i circoli clericali chiusi».

Marx che sta partecipando al sinodo sui giovani in corso in Vaticano ha aggiunto: «Dobbiamo affrontare le domande spesso scomode e impazienti  di giovani sulla parità di diritti delle donne nella Chiesa. Non  possiamo più chiamarci fuori facilmente dai discorsi e dobbiamo  imparare nuovamente una cultura del dibattito per essere presenti  nel dibattito pubblico in modo argomentato sulle principali  questioni fondamentali dell’esistenza umana come la sessualità, i  ruoli delle donne e degli uomini e i rapporto umani. E dobbiamo,  per credibilità propria, aumentare molto di più le donne in ruoli  di leadership a tutti i livelli della chiesa, dalla parrocchia  fino ai livelli della diocesi, della Conferenza episcopale e  dello stesso Vaticano. Dobbiamo davvero volerlo e realizzarlo!  L’impressione che la Chiesa, quando si tratta di potere, in  ultima analisi è Chiesa maschile, deve essere superato sia nella  Chiesa universale che qui in Vaticano. Altrimenti le giovani donne non vi potranno trovare nessuna reale possibilità creativa.  E’ giunto il momento!».
 
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