CITTÀ DEL VATICANO Corvi, fronde, complotti in Vaticano non mancano mai, sotto qualsiasi pontificato e anche con Papa Bergoglio la storia non fa eccezioni. Ciclicamente, per diverse ragioni, le resistenze di diversi settori della Chiesa hanno spesso fatto capolino rumorosamente, manifestandosi a più riprese negli undici anni di regno del Pontefice che ha rivoltato come un calzino la curia, sradicato consuetudini secolari, stravolto la regola del “si è sempre fatto così” introducendo riforme choc.
L'autobiografia di Papa Francesco
Proprio mentre in questi giorni circola tra i cardinali un nuovo opuscolo (anonimo) sulle linee guida del prossimo conclave in cui si evidenziano i punti sui quali si potrebbero aggregare i voti degli elettori nella Sistina, Francesco ha dato alle stampe la sua autobiografia scritta con il giornalista di Mediaset e suo amico personale, Fabio Marchese Ragona, in cui solleva ancora una volta il fenomeno e punta il dito: «Qualcuno negli anni ha forse sperato che lasciassi, magari dopo un mio ricovero in ospedale (…) Ma questa è un’ipotesi lontana, perché davvero non ho motivi talmente seri da farmi pensare a una rinuncia.
Il Papa però l’ha presa con filosofia dicendo che se fosse andato dietro a tutte le cose dette e scritte su di lui, sarebbe dovuto andare dallo psicologo una volta la settimana. «È vero che quella del Vaticano è l’ultima monarchia assoluta d’Europa, e che spesso qui dentro si fanno ragionamenti e manovre di corte, ma questi schemi vanno definitivamente abbandonati».
Il primo cardinale a rivelare manovre e complotti oscuri è stato il tedesco Walter Kasper. «Ci sono persone che semplicemente non amano questo pontificato. Vogliono che finisca il prima possibile per avere un nuovo conclave. Vogliono anche che vada in loro favore, che abbia un risultato che si adatti alle loro idee» rivelò. Si era da poco concluso il Sinodo sulla famiglia che aveva sollevato un autentico vespaio per le aperture alle coppie divorziate e risposate. Un gruppo di cinque autorevoli cardinali chiese al Papa una «correzione fraterna», tradotto significava cancellare i provvedimenti presi. Cosa che non fu fatta. A ruota seguì la crisi amazzonica, quella sulla abolizione del celibato e ora è in corso quella sulle coppie gay.
America
Dagli Stati Uniti arrivarono bordate dalla Chiesa orientata ai pro-life di stampo repubblicano. Francesco replicò: «Per me è un onore se mi attaccano gli americani». Nel settembre 2021 ad un gruppo di gesuiti che gli chiedevano se si fosse rimesso dall’intervento all’addome spiazzò i suoi ospiti: «Sono ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza!»