Vaticano: «Depenalizzare reati sull'omosessualità». Poi Fernandez rivela sondaggi favorevoli alla benedizione per le coppie gay

Vaticano: «Depenalizzare reati sull'omosessualità». Poi Fernandez rivela sondaggi favorevoli alla benedizione per le coppie gay
di Franca Giansoldati
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Lunedì 8 Aprile 2024, 15:09 - Ultimo aggiornamento: 15:12

Il sondaggi sembrano dare ragione a Papa Francesco quando «ha deciso di allargare il concetto di benedizione al di fuori del contesto liturgico per sviluppare la sua ricchezza pastorale». I rilevamenti fatti sul gradimento per le benedizioni alle coppie gay mostrano percentuali vicine al 75 per cento tra i giovani sotto i 35 anni. Solo una minima percentuale è contraria. Dopo mesi di feroci critiche interne alla Chiesa per la pubblicazione del contestatissimo Fiducia Supplicans, il cardinale Manuel Fernandez, prefetto del Dicastero della Fede ha voluto togliersi alcuni sassolini dalla scarpa durante la conferenza stampa di un nuovo documento papale, stavolta dedicato ai diritti umani, per precisare che mai prima d'ora un documento papale aveva avuto tanta attenzione. La Fiducia Supplicans, infatti, in questi mesi ha raggiunto il record di circa 7 miliardi di visualizzazioni sul web. «Di quanti altri documenti noi non ricordiamo nemmeno il nome?» ha ripetuto. Fernandez non ha voluto rivelare da chi siano stati effettuati i sondaggi. Ha tagliato corto: «sono stati fatti da agenzie al di fuori del Vaticano e le hanno condivise».

Le benedizioni alle coppie gay, ha aggiunto, «non giustificano, non santificano, non approvano e non consacrano un bel niente: sono solo una preghiera del ministro per esprimere l'aiuto di Dio a queste persone per continuare a vivere.

Queste benedizioni pastorali, che sono al di fuori di un contesto di carattere liturgico, non esigono una perfezione morale per essere ricevute. Se l'applicazione pratica può essere differente, a seconda dei diversi vescovi, ciò che si è chiamati a sostenere comunque è che ci sono questi tipi di benedizione che non hanno gli stessi requisiti del contesto liturgico». 

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Sulle polemiche: «Ad alcuni ministri questo non piace - ha sottoineato -, ma Papa Francesco ha voluto allargare la nostra comprensione, e lui ha il diritto di farlo. Si tratta di una questione minore, rispetto a quelle contenute nella Dichiarazione che presentiamo oggi, ma è qualcosa che non era esplicita nel magistero». Naturalmente il Papa non parla «mai ex cathedra, e non vorrà creare un dogma di fede o una dichiarazione definitiva», ha assicurato Fernandez. Semmai «vuole solo guidare e illuminare la Chiesa come del resto rientra nel suo ruolo». 

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Fernandez ha poi messo in chiaro che il «matrimonio gay non sembra accettabile». Quello che alla Chiesa interessa è la sua dignità umana. Ha così ricordato che in tanti paesi del mondo vi sono leggi che criminalizzano l'omosessualità con pene esemplari, persino con la pena di morte. Per esempio in Uganda dove recentemente è stata inasprita la legislazione con l'introduzione di un reato specifico, l'omosessualità aggravata. «Sono leggi inique». Si è anche detto «esterrefatto» quando ha letto la reazione favorevole e di sostegno di gruppi di cattolici d'accordo con certe pene esemplari per gli omosessualit. «Il Vaticano è per la depenalizzazione». Quanto alle modifiche sul Catechismo nella parte relativa alla omosessualità, Fernandez spera si possa trovare una espressione più chiara di quella che non appaia ora ed è al centro di tante proteste: «una attività intrinsecamente disordinata».

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