«Voglio rivedere il mio papà», bambino picchiato a schiaffi e pugni dalla mamma e dal nuovo compagno

Il tribunale penale di Perugia
di Enzo Beretta
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Giovedì 11 Gennaio 2024, 07:15 - Ultimo aggiornamento: 08:35

Rinviata a giudizio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia una coppia di Città di Castello accusata di aver «provocato ansia, paura e attacchi di panico» al figlio minorenne della donna al quale veniva «impedito per lunghi periodi di vedere il padre». Le contestazioni riguardano il periodo tra il 2017 e il 2022: quando sono iniziate le prime avvisaglie il bambino aveva solo dieci anni. Stando alle accuse i due imputati - la mamma di 43 anni, il compagno 38enne, entrambi come detto sono originari del Tifernate - hanno «impedito per lunghi periodi al ragazzo di vedere il padre, minacciando di percuoterlo e di lasciarlo fuori casa». Prosegue l’imputazione: «Alla sua richiesta di volerlo comunque vedere lo percuotevano con schiaffi, calci e pugni, lo insultavano dicendogli che era un pezzo di m… perché era stato allevato dal padre, minacciando che se fosse andato da lui non sarebbe più tornato in quella casa».  

Il sostituto procuratore negli atti racconta di «condotte di violenza fisica, psicologica e verbale».

Maltrattavano il ragazzino - ricostruisce il pm - «provocandogli uno stato di ansia, paura e attacchi di panico». Il pm conclude scrivendo che il 9 giugno 2021 il minore è stato «costretto a dichiarare falsamente dinanzi al tribunale civile di Perugia, sotto la minaccia di punizioni esemplari, ‘di non andare volentieri dal padre’». Il giudice per l’udienza preliminare di Perugia, Margherita Amodeo, ha disposto il rinvio a giudizio: il processo inizierà il 16 luglio.

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