D'angelo: «In estate Umbria pronta
all'immunità di gregge»

D'angelo: «In estate Umbria pronta all'immunità di gregge»
di Luca Benedetti
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Lunedì 10 Maggio 2021, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 10:16


PERUGIA «Immunità di gregge in estate? Meglio dire che per agosto l’Umbria può essere in una situazione in cui la pressione del virus verrà particolarmente ridotta grazie alle vaccinazioni. Ricordiamoci che c’è sempre la fascia di età dei giovanissimi che ne resta fuori».
Massimo D’Angelo, commissario straordinario per l’emergenza, usa la prudenza. Nel giorno del vaccine day fa un salto al punto vaccinale di Ponte d’Oddi. E fa i conti.
«Oggi (ieri, ndr) è una giornata importante per gli estremamente vulnerabili su cui ci stiamo impegnando molto. Entro metà mese, grazie al contributo dei medici di famiglia la fascia tra 70-79 anni concluderà il suo ciclo. Poi a seguire si potrà andare con i 60-69 e i 50-59 sempre con il ruolo fondamentali dei medici di medicina generale e dei farmacisti». Agosto diventa un crinale decisivo. Con altri numeri che per D’Angelo hanno un valore chiave dal punto di vista della difesa dal virus in base alla composizione anagrafica dell’Umbria. 
«Qui-spiega il commissario- gli over 80 hanno riposto in maniera massiccia alla campagna, il dato supera il 94%. Proprio partendo da quella fascia di età e dal livello dei loro contagi si dimostra che la campagna vaccinale funziona contro. Ma dare una data per l’immunità di gregge è un ancora azzardo. Meglio parlare di livello di difesa importante».
NELLE AZIENDE
D’Angelo sta lavorando anche per l’inizio delle vaccinazioni sui luoghi di lavoro: «L’idea è quella che le aziende più grandi che hanno spazi adeguati possono diventare hub di zona. E che possano vaccinare, in maniera massiva, anche i fornitori». D’Angelo parla qualche ora prima che la Commissione europea annunci, con il commissario europeo al Mercato Interno Thierry Breton di non aver rinnovato per il momento l’ordine di vaccini anti Covid ad AstraZeneca.
IL VACCINE DAY
Nella giornata del vaccine Day dedicato ai fragili ci sono state 5.387 prenotazioni. Tutti hanno riceduto la dose(2.803 donne e 2.584 uomini). Si replica domenica prossima con l’anticipo di tutti gli estremamente vulnerabili prenotati a giugno. 
LUCI E OMBRE
Se c’è stato il pieno di dosi iniettate per il Vaccine Day, ieri mattina al centro vaccinale di Ponte d’Oddi c’era, a metà mattina, anche un anticipo sulle vaccinazioni. Che è arrivato alle 10,30 e aveva appuntamento alle 11 è stato fatto accomodare subito in sala d’attesa.
Diverso il discorso al punto vaccinale Salviani di Città di Castello secondo la segnalazione fatta da Patrizia Venturini, segretario regionale Spi Cgil per l’Altotevere. «Abbiamo avuto segnalazioni di nostri iscritti- dice- che quando sono arrivati è stato detto a chi doveva fare la seconda dose che non c’era la possibilità. La situazione si è aggiusta con l’arrivo anche di altri medici oltre che del vaccino. Registriamo la segnalazione dei nostri iscritti, ma questo dimostra il caos con cui la Regione ha organizzato il piano vaccini».
LE SCORTE E DUBBI
Ieri prese in carico altre 5.100 dosi di vaccino Moderna. Considerando il report nazionale sono 42.970 le scorte di vaccino disponibile dei due hub di stoccaggio di Perugia e Foligno.
Il balletto delle date manda tutti in crisi. Tante chiamate alle Asl, ma anche negli uffici dei sindacati e ai medici di famiglia per capire quando scatterà la fase della vaccinazione della fasce 60-69 e 50-59.

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