Virus, Assisi senza auto e centrale a idrogeno a Bastardo con i soldi del Recovery

Virus, Assisi senza auto e centrale a idrogeno a Bastardo con i soldi del Recovery
di Federico Fabrizi
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Mercoledì 21 Aprile 2021, 08:22

PERUGIA Il governo accelera sul Piano di ripartenza e resilienza, l’Umbria punta a stare al passo. Nella mattinata di ieri la giunta di Donatella Tesei ha presentato il Pnrr umbro ad associazioni di categoria e sindacati, poi nel pomeriggio con qualche limatura - in particolare a favore delle riqualificazioni industriali e delle filiere agricole - è arrivata l’approvazione. Un progettone che somma complessivamente 3 miliardi e tiene dentro un’idea di Umbria più verde, più digitale e “connessa” meglio. Il piano di Palazzo Donini punta ad incrociare quello del Governo, la partita dei prossimi giorni consisterà nel vedere quanti dei birilli messi sulla scacchiera da Tesei resteranno in piedi dopo la scrematura dell’Esecutivo Draghi.
INFRASTRUTTURE
Sul fronte dei collegamenti almeno quattro progetti toccano direttamente o indirettamente l’Umbria: il collegamento della Orte-Falconara, l’adeguamento della Fcu e poi il completamento della “Tre Valli” e della Grosseto-Fano, comprensivo della Galleria della Guinza.
I PROGETTI
Il capitolo digitale occupa ampio spazio nelle intenzioni della “progettazione Tesei”. Si parte da una riforma spinta della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici più in generale. Incrocia, invece, i filoni del verde e del digitale il progetto di una mobilità “smart”, vale a dire l’utilizzo delle tecnologie della info-mobilità per la gestione intelligente il traffico. Assisi potrebbe essere la punta di questa iniziativa, con l’obiettivo di un centro storico senza auto. Accanto, l’idea di una “digitalizzazione” in 3D del territorio umbro per soluzioni che guardano alla realtà aumentata.
Ma c’è anche altro, ad esempio la proposta di un vero e proprio “distretto della grafica avanzata” da sistemare nel centro fieristico di Bastia Umbra. Un altro distretto, dedicato ai nanomateriali è pensato per l’area ex Merloni e poi un “cineporto” dell’Umbria negli Studios di Papigno. Invece, per la centrale di Bastardo c’è l’opzione di una riconversione per la produzione di idrogeno verde. Per l’area del polo chimico ternano, invece, viene immaginata l’accelerazione verso i biomateriali. E punta all’eccellenza anche il potenziamento del centro di ricerca sulle onde gravitazionali del Dipartimento di Fisica dell’Università di Perugia.
RIFIUTI
Il Pnrr umbro disegna anche uno scenario per il piano dei rifiuti. Viene previsto un assetto così: per l’impianto di Ponte Rio “la realizzazione di nuove sezioni di trattamento riferite alla produzione di Css”, poi revampign anche per l’impianto di compostaggio di Pietramelina, un nuovo impianto per la gestione, il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti alle ex Officine Bosco di Narni, la ristrutturazione dell’impianto di Casone a Foligno e la bonifica del primo calanco della discarica di Orvieto. Questa parte del piano è destinata a far discutere, indipendentemente dalle risposte di Draghi a Tesei.
I FONDI
Le associazioni di categoria hanno ottenuto l’impegno per maggiori risorse destinate alla riqualificazione delle aree industriali e il settore agricolo maggiori incentivi alle filiere “a scarto zero”. 
LA CRITICA
«Il documento non va bene nei contenuti e nella impostazione - dice chiaro il segretario regionale della Cgil Vincenzo Sgalla - al suo interno ci sono interventi e idee giuste, ma manca una visione d’insieme, una strategia chiara e coerente per far crescere l’Umbria in maniera sostenibile e duratura nei prossimi anni, il documento è carente di una visione sul lavoro e sull’ambiente. Se non si riparte dalla lotta alle disuguaglianze e dalla difesa della legalità il progetto resterà un libro dei sogni».

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